Carmagnola dedica una mostra a Peppino Impastato
CARMAGNOLA. “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante nel davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione a rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.
Così scriveva Peppino Impastato nella sua breve vita di giornalista e politico impegnato nella lotta alla mafia. Dal 7 al 25 marzo il Circolo Arci Margot di via Donizetti 23 a Carmagnola lo ricorda con una mostra.
Figlio di mafiosi, interruppe presto i rapporti con la propria famiglia per portare avanti i suoi ideali di legalità. Cadde sotto i colpi della mafia a Cinisi il 9 maggio del 1978.
Per onorarlo, al Margot sarà esposta una selezione di pannelli a lui dedicati: immagini e testi che fanno parte di una mostra concessa in prestito da Gisella Fossat, per l’organizzazione dell’associazione culturale Peppino Impastato e il Karma di Ulysses – Libera Carmagnola.
L’inaugurazione è in calendario giovedì 7 marzo alle ore 19.30 e l’esposizione si propone di riportare l’attenzione sui temi fondamentali per lo sviluppo di una società civile libera: la lotta alle mafie, la condivisione di ideali culturali e di spazi di aggregazione.
Ideali e militanza, ma anche ironia e sarcasmo sono termini che contraddistinguono il percorso del giovane giornalista, politico e poeta ucciso dalla mafia. La sua tenacia è stata anche quella della madre e del fratello Giovanni che non hanno mai smesso di lottare per ottenere giustizia. Ingresso libero con tessera Arci.
Informazioni: https://www.facebook.com/ArciMargot/