Il sedum spectabile bene si adatta a qualunque tipo di terreno
Mese in tutta dolcezza di pampini a preannunciare orgiastiche brame di Dioniso e fauni e baccanti, accresce la voglia di andare dove il moscato si tinge d’oro e i grappoli sai fanno più gonfi.
Nei paesi fioriscono le sagre da adesso fino all’autunno inoltrato, promesse di ghirlande di fiori e di frutta sono già esse stesse: le piccole piazze dei paesi abbarbicati a colline. Suggestivi angoli di colle a due passi da Torino dove nei giardini fiorisce la digitale, l’echinopo, l’eringio e il sedum gigante dai colori di madreperla.
Sedum spectabile è il nome di questa pianta carnosa robusta e resistente sia al gelo sia alla siccità ma se sta in un luogo fresco è pure anche lei più contenta. È originaria dall’estremo oriente, dalla Cina, può raggiungere i 60 o 70 cm di altezza, ha forma cespugliosa e fusti eretti dotati di foglie belle e carnose con bordi dentellati. I fiori sono radunati in corimbi, tutti ad una medesima altezza e a forma di ombrello, da recisi vengono usati da chi li conosce molto bene per la loro qualità nelle composizioni floreali estive quando sono freschi e per il loro lievissimo colore di madreperla, e nelle composizioni invernali quando sono più secchi e di colore più scuro.
Il particolare di questo fiore è che durerà sul suo stelo da settembre a ottobre e per tutto l’inverno modificando il suo colore, preparandoci ai colori che trapassano dal rosa carico al carminio, dal rosso al bronzo ramato e che ben si accoppia con il colore dell’oro che vanno prendendo le pannocchie.
Chi li coltiva in un’aiuola o anche in un orto sa che è una pianta fiorifera che si adatta bene ad ogni terreno e dappertutto ma soprattutto ora sa anche riconoscerne l’autentica bellezza osservandola fiorire da fine agosto in poi e scoprire come cambia di colore all’aria aperta e al sole e stupirsene di settimana in settimana. Però se non li ha mai recisi e in parte raccolti in tempi diversi, magari non si è mai accorto della differenza.
Roxi Scursatone