Loazzolo, grande festa con poeti, scrittori e performance teatrali
LOAZZOLO. E’ uno dei borghi più suggestivi della Langa Astigiana, ed è posizionato su un crinale che consente una vista panoramica mozzafiato a 360°: incantevoli i vigneti, che disegnano sui pendii geometriche linee verdi orizzontali, come tracce lasciate da un gigantesco pettine, passato con tenerezza sui morbidi declivi delle colline langarole. Il borgo è Loazzolo, dove domenica 10 s’è tenuta la Cerimonia di Premiazione della XVI edizione del Premio Letterario in lingua piemontese “La me tèra e la sò gent”, a cura del Circolo Culturale Langa Astigiana, di concerto con la Pro Loco di Loazzolo. Più che una cerimonia, in realtà, è stata una festa di famiglia, condotta con generoso impegno dalle instancabili Silvana Testore e Clara Nervi, allietata da molti ospiti e artisti, come il duo Amemanera (di Marco Soria e di Marica Canavese, giovane voce talentuosa e vibrante di spicco del nostro Piemonte musicale) o come il gioioso gruppo dei Pijte Varda. Non sono mancate inoltre né le attrazioni di balli, né le performance teatrali.
E poi, la premiazione vera e propria dei concorrenti, poeti e scrittori, chiamati a ritirare il loro diploma e l’antologia con tutte le opere premiate nell’edizione precedente (unitamente a premi in natura, tipici prodotti del territorio, come la “farein-a ëd meria” e il delizioso miele delle Langhe). Tra gli Autori affermatisi nelle varie sezioni del premio (prosa, poesia, scuole e teatro), ricordiamo il novarese Gianfranco Pavesi, Vittoria Minetti (di Castellamonte), Gian Antonio Bertalmia (di Carmagnola) e Michele Bonavero (di Bussoleno, anima e cuore della rivista piemontese “Piemontèis Ancheuj”).
Il ricco programma, iniziatosi al mattino con la chiamata dei premiati, si è protratto fino a sera. La scaletta si è interrotta all’ora di pranzo, per il “disné” conviviale nei locali del Circolo Sporting Club di Loazzolo, con un menù familiare di specialità locali d’eccellenza. Nel pomeriggio, gli Amemanera hanno ancora deliziato i partecipanti con alcuni altri loro brani tradizionali o di loro composizione, la cui melodia invitava al canto. E ancora: le performance teatrali di Oscar Barile e del giovane sorprendente attore Paolo Tebaldi, che hanno dato prova del loro talento con alcuni divertenti sketch in lingua piemontese. E poi il film “Ama la mia terra”, per la regia di Antonio Palese, realizzato dal Cisa di Asti in collaborazione con Coclea: un lungometraggio di grande impatto che rivela, oltre che la bravura dei protagonisti (i ragazzi del Centro Diurno del Cisa di Asti), tutta la bellezza delle Langhe e del Monferrato: un patrimonio di bellezza unica al mondo, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio universale. Per finire, è stata offerta ai premiati una corposa marenda sinòira.