Chivasso, due rappresentazioni all’aperto con la compagnia “Teatro a Canone”
CHIVASSO. Andar per piazze e borghi è il titolo dato al programma di eventi culturali e di spettacolo che scandiranno, per tutto il mese di luglio e a cavallo tra agosto e settembre, l’estate chivassese. Con il coordinamento dell’assessore e vicesindaco Tiziana Siragusa, le principali associazioni attive sul territorio in quei settori hanno messo in piedi delle iniziative sicuramente interessanti che non mancheranno di coinvolgere i cittadini durante le serate estive nella città dei Nocciolini. Tra queste realtà c’è Teatro a Canone, un gruppo che proprio in questo 2018 sta festeggiando il decennale trascorso dalla fondazione, frutto di una precedente esperienza, quella della “Scuola Ambulante di Teatro”. Del nucleo originario, formato da Simone Càpula, Lorenza Lodovico e Luca Vonella, oggi è rimasto quest’ultimo, a propria volta coadiuvato da Laura Prono, Anna Fantozzi, Alice Laspina, Simonetta Ainardi e Alessandra Deffacis. Malgrado gli avvicendamenti tra gli elementi, non è stato certamente perso divista il senso principale della “ missione “ di “Teatro a Canone”, consistente in un discorso incentrato sull’impegno sociale, a contatto con svariate realtà disagiate, dalle cliniche psichiatriche alle estreme periferie cittadine, e sempre e comunque prendendo spunto da argomenti in grado di interessare equamente grandi e piccini. Anche lo schema scenico è assai dinamico e variegato, con gli attori in carne e ossa che si fondono con marionette, ombre ed altre accattivanti trovate.
Per questa rassegna estiva, la compagnia Teatro a Canone ha preparato due spettacoli all’aperto destinati alle periferie chivassesi. Il primo è Pinocchio nella città di Acchiappacitrulli, scritto dallo stesso capocomico e in scena sabato 30 giugno in via Ajma, con inizio alle 21. Lo spettacolo si replica il 26 agosto, sempre alla stessa ora, in via Blatta. Il secondo spettacolo è Zuppa di sasso di cui sono autrici Anna Fantozzi ed Elisa Occhini che si sono ispirate a una fiaba popolare trascritta qualche anno fa dalla narratrice francese Anais Vaugelade. La rappresentazione avrà un’unica data, quella del pomeriggio di giovedì 5 luglio (ore 18) in via Togliatti. Con il primo lavoro, Luca Vonella si riaccosta al racconto di Collodi per volgerlo in una chiave molto più attuale: dopo l’apprezzato “”Pinocchio del Maghreb”, recentemente rappresentato presso la Casa Circondariale di Ivrea, ecco la disavventura del burattino al Campo dei Miracoli, con i famosi zecchini d’oro avuti in dono da Mangiafoco e poi trafugati dal Gatto e dalla Volpe che al tempo presente diventano i denari avuti da babbo Geppetto che un Pinocchio del Terzo Millennio, anche qui buggerato da una Volpe e da un Gatto, dissipa incoscientemente nei videopoker e in simili giochi elettronici d’azzardo. Un atto di accusa contro la sempre più inopinata ludopatia e le innumerevoli vittime delle lusinghe che essa offre in modo subdolo.
In “Zuppa di sasso”, invece, tutto incomincia quando, in una fredda notte d’inverno, un lupo bussa alla porta di una gallina per potersi scaldare al caminetto e preparare, appunto, una zuppa bollita di pietra. La gallina, inizialmente diffidente, alla fine aiuta il lupo ad attendere che tale zuppa sia pronta, sciorinando assieme a lui svariati racconti provenienti dalle tradizioni popolari italiane e straniere, trasmettendo in questo modo agli spettatori di tutte le età un messaggio contro il pregiudizio etnico, tema oggi così attuale. Con le due attrici (Anna Fantozzi – anche scenografa – e Cinzia Laganà) che interpretano i due animali interagiscono i pupazzi di Adrian Bruma, marionette e ombre, mentre il “ Pinocchio ” si giova anche di effetti visivi, curati da Chiara Crupi, oltre che della presenza di altri due attori nel cast (accanto alle succitate Fantozzi e Laganà), Alfredo Tessarin e lo stesso autore e regista Luca Vonella.