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Smog a Torino, dal prossimo inverno stop in città anche ai diesel Euro 3

TORINO. All’interno della proposta dei provvedimenti antismog allo studio del Tavolo metropolitano di Torino della qualità dell’aria, illustrata dal vicesindaco della Città Metropolitana Marco Marocco, alcuni riguardano gli Euro 4 diesel, bloccati in inverno dal 2020, i veicoli a benzina e diesel fino a Euro 2, con uno stop tutto l’anno, e il blocco dei diesel Euro 3 dal prossimo inverno.

I blocchi hanno diverse finalità, tra cui lo svecchiamento del parco veicoli circolanti. Inoltre, s’ipotizzano contributi per la conversione dei veicoli commerciali grazie alla miscelazione dei carburanti in uso con Gpl, a fronte della richiesta di alcuni Comuni di flessibilità per i veicoli commerciali di piccole e medie dimensioni. Allo studio anche deroghe per raggiungere le stazioni ferroviarie.

Risale a febbraio 2018 l’accordo sullo smog tra i Comuni della cintura e Torino, condiviso con San Mauro, Settimo, Mappano, Borgaro, Venaria, Collegno, Grugliasco, Rivoli, Beinasco, Orbassano, Nichelino, Moncalieri. Torino passava dal calcolare i livelli di Pm 10 dalla sola centralina Rebaudengo all’utilizzo anche delle centraline del Lingotto e di Beinasco, con quella di Rubino, per fare una media. I giorni dei rilevamenti, poi, previsti dal protocollo regionale, diventavano il lunedì e il giovedì, a differenza delle precedenti misurazioni tutti i giorni, con la conseguenza che gli stop alla circolazione risultavano improvvisi. Le conseguenze, le giornate da bollino rosso, quando si supera per oltre dieci giorni il valore limite di 50 microgrammi al metro cubo di Pm10 nell’aria, e giallo quando il valore limite è stato superato per cinque giorni consecutivi.

I dati rilevati nel 2017 nella relazione annuale di Arpa e Città metropolitana di Torino confermavano la nota criticità del territorio, in particolare dell’area urbana torinese, a rispettare i valori limite e obiettivo per la protezione della salute umana. Dei 12 inquinanti per i quali erano stabiliti valori di riferimento, 7 – monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO2), benzene e metalli (Pb, As, Cd, Ni) – rispettavano ampiamente i rispettivi valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano. Il superamento del valore limite annuale del PM10 era avvenuto in 5 stazioni su 18, mentre quello del valore limite giornaliero in 14 stazioni su 18.

 

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