Il pianista siriano Aeham Ahmad in concerto per CasaOz e per i diritti umani
TORINO. Mercoledì 19 settembre sarà un giorno da ricordare. Il pianista siriano Aeham Ahmad, rifugiato in Germania, terrà un concerto di beneficenza a favore di CasaOz, la onlus torinese che offre accoglienza e assistenza alle famiglie in cui è presente un bambino malato, in chiusura del calendario di Mito Settembre Musica. Succederà al Conservatorio Giuseppe Verdi alle ore 21 in piazza Bodoni. Il musicista siriano, che ha suonato nel campo profughi di Yarmouk, in Palestina, per i diritti umani, parlerà anche della propria esperienza come musicista e attivista nei luoghi devastati dalle guerre. Nel frattempo, i video dei suoi concerti nel campo hanno fatto il giro del mondo.
Diplomato al conservatorio, il pianista trentenne si è fatto conoscere per aver reagito alla violenza, suonando al pianoforte tra le macerie, fino a quando i miliziani dell’Isis hanno incendiato il suo amato strumento musicale e ammazzato un bambino che assisteva alla sua esibizione. In quel momento decide di fuggire, e, grazie a un giornalista tedesco che gli spedisce i soldi per il viaggio, si rifugia in Europa, a pochi chilometri da Francoforte.
«Ho tenuto i primi concerti nel campo spinto soprattutto dalla preoccupazione per i bambini, volevo compiere una piccola rivoluzione. Vederne uno morire davanti ai miei occhi mentre il mio pianoforte andava a fuoco è stato doloroso. È per quello che me ne sono andato, era diventato tutto troppo pericoloso», ha dichiarato in un’intervista.
Nel 2016 Aeham Ahmad ha pubblicato il suo primo disco “Music For Hope”, che contiene 20 tracce che raccontano il dramma della guerra in Siria, mischiando il canto arabo con la musica classica.