La scienza in soccorso di Viganella, il paese dove non batte mai il sole
Il piccolo centro del VCO da secoli è condannato al buio. Nel 2006 è stato creato uno specchio gigante che lo illumina ed è diventato un esempio di come la tecnologia, unita alla forza della natura, possa ogni giorno stupirci
VIGANELLA. Nel Verbano-Cusio-Ossola esiste una comunità di persone che vive all’ombra, o meglio, “viveva”. Qui la natura detta legge attraverso la montagna che impedisce al sole d’illuminare il piccolo paese di Viganella. Sono secoli, infatti, che, da novembre a febbraio, i monti che circondano la frazione di un centinaio di abitanti impediscono ai raggi del sole di stendersi, tanto che il ritorno della luce è addirittura festeggiato ogni 2 febbraio.
Non siamo in Finlandia, dove il buio è una costante d’inverno, quando la luce è visibile solo dalle ore 9 alle 12 del mattino, mentre in estate il sole continua a illuminare la città anche dopo il tramonto. A Viganella, quindi, si è pensato, da alcuni anni, a migliorare la situazione per mezzo di uno specchio di acciaio di 40 metri quadri, installato sulla cima di fronte al paese.
Sono stati l’ex sindaco Franco Midali e l’architetto Giacomo Bonzani a studiare il progetto nel 2006: «Siamo riusciti a “catturare” il sole e a illuminare la piazza e la chiesa del paese, ridando un po’ di luce alla comunità», le parole di Midali. Lo specchio, da strumento utile, si è trasformato poi in attrazione turistica, in quanto, come affermato da Bonzani, arrivano persone da tutto il mondo, anche per studiarlo.
Inizialmente i cittadini di Viganella sembravano un po’ scettici riguardo la funzionalità dello specchio, ma poi ne sono rimasti affascinati. Il farmacista del paese di origini siciliane Vincenzo Curcio, ad esempio, ha spiegato che la sua è l’unica casa che prende il sole in modo diretto grazie allo specchio.