Jazz e musica organistica, un doppio appuntamento musicale a Chivasso
CHIVASSO. Alternativa musicale per il sabato sera a Chivasso: mentre nel centralissimo Teatrino Civico sabato 6 terrà banco il jazz e vibreranno le corde delle chitarre e del contrabbasso del trio “Accordi Disaccordi”, contemporaneamente (anche qui s’incomincerà alle 21), nella più periferica Chiesa di San Giuseppe Lavoratore alla Blatta, dotata di un organo monumentale risalente alla fine dell’Ottocento, in origine appartenente all’Istituto del Sacro Cuore di Torino e trasferito tredici anni fa nel moderno tempio chivassese, aprirà i battenti la rassegna classica Chivasso in Musica, che “coprirà” tutta la stagione fredda con una serie di concerti periodici fissati sino al 21 marzo 2019. Il primo concertista ad esibirsi per il pubblico chivassese sarà un grande
didatta dello strumento a canne, il novese Giancarlo Parodi, il quale, per festeggiare gli 80 anni compiuti in estate, riceverà il Premio Organalia alla Carriera, una carriera che va avanti da quasi sessant’anni. Il concerto si avvarrà della compartecipazione dell’Unitre chivassese e dell’Associazione Culturale “Organalia”. L’ingresso sarà ad offerta libera.
Il programma che Giancarlo Parodi proporrà la sera di sabato 6 ottobreagli ascoltatori di Chivasso s’intitola Acquerelli ceciliani e sarà basato sulla riscoperta di autori non popolarissimi (come potrebbero essere un Bach o un Frescobaldi), ma comunque fondamentali per la letteratura organistica nel proprio complesso, non foss’altro perché ebbero il merito di “modernizzare”, se non addirittura rinnovare, il repertorio musicale da utilizzarsi nelle funzioni eucaristiche. Tra essi spicca Marco Enrico Bossi, l’elemento più importante di una dinastia lombarda di organisti, appunto, che fiorì tra Otto e Novecento. Didatta oltre che compositore, Bossi nacque a Salò nel 1861 e morì nel 1925 a bordo di un piroscafo, nel pieno di una traversata intercontinentale che dal Nordamerica lo riportava in Europa. Anche il fratello Costante Adolfo e il figlio Renzo (quest’ultimo, scomparso nel 1965, anche pianista e direttore d’orchestra) furono personaggi di rilievo. Di Bossi verranno eseguiti i brani “Pastorale”, “Resignation” e “Daphnis et Chloè”. Saranno poi passati in rassegna altri autori contemporanei del musicista bresciano: il romano Filippo Capocci (con un “Andante cantabile”), il veneziano Oreste Ravanello (“Bluette” e “Armonie sul nome di Bach”), l’italo-peruviano Renzo Bracesco (“Armonie”) e il francese Thèodore Dubois (“Marcetta”, “Natale” e “Toccata”).
Sempre alle 21 al Teatrino Civico si esibirà Accordi e Disaccordi, band italiana molto attiva nel panorama musicale nazionale ed internazionale. Il trio nato agli inizi del 2012, è composto dai due fondatori Alessandro Di Virgilio e Dario Berlucchi alle chitarre e da Elia Lasorsa al contrabbasso. Il loro repertorio è composto da brani originali le cui sonorità combinano, secondo un personalissimo stile, le più disparate influenze jazz, swing, blues e della musica tradizionale, con originali sonorità acustiche e dal gusto cinematografico, mantenendo un’iniziale matrice stilistica gipsy jazz, chiaramente influenzata dalle sonorità del celebre chitarrista Django Reinhardt.ccordi Disaccordi è un progetto italiano molto attivo nel panorama musicale nazionale ed internazionale.