Le mille sfaccettaure dell’amore in un film ambientato nella Torino degli anni Ottanta
Tra i film girati di recente a Torino, quello che forse più di ogni altro mette in primo piano la città è Nessuno come noi. Il lugometraggio, liberamente tratto dal romanzo di Luca Bianchini, è un commedia sentimentale, che analizza le varie sfaccettature dell’amore: da quello maturo “da adulti” a quello giovanile, vissuto tra i banchi di scuola, tra professori e genitori e tra compagni di classe, per svelare l’essenza dell’amore sempre complicato e adolescenziale, a prescindere dalle generazoni. Amori vissuti in una Torino degli anni Ottanta quando i social network non avevano ancora sostituito i rapporti reali interpersonali e tutto era ancora basato sulla vita concreta e non quella virtuale. Il film diretto da Volfango De Biasi racconta l’amore tra Umberto (interpretato da Alessandro Preziosi), un affascinante professore universitario sposato e alle prese con un matrimonio noioso e complicato, e una docente Betty (Sara Felderbaum), single, bella e anticonformista per scelta. Betty e Umberto si conoscono tra i banchi di scuola, lei è l’insegnante di suo figlio, e si innamorano; l’intreccio amoroso si estende tra i compagni di classe generando un triangolo amoroso tra Vince, il figlio di Umberto, (Vincenzo Crea), innamorato di Ludovica, (Sabrina Martina) che a sua volta è innamorata del migliore amico di Vince (Leonardo Pazzagli)
Lui: «Mi piaci, sei una donna diversa, coraggiosa, non sei banale. E’ sposato non sarà mai tuo!». Lei:«Lo so e va bene così. E ho capito però non ti incazzare con me. Io non sono a tua disposizione io voglio stare bene quanto te. Proprio di te mi dovevo innamorare». Da queste frasi chiave del film si evince la passione scaturita tra i due personaggi maturi del film, i due insegnanti e sul loro intreccio sentimentale. Il film attraverso dialoghi essenziali ma significativi rivela gli intrecci amorosi, in cui potersi identificare, senza ricorrere a capovolgimenti scenici particolari, in tal caso è l’essenzialità e la potenza del dialogo a farla da padrone e a svelarci il contenuto del testo stesso da cui il film prende spunto: l’amore.