Cultura & Spettacoli

A spasso con i fantasmi nella Torino ottocentesca nel docu-film di Giuseppe Culicchia

Il film in prima proiezione verrà proposto al pubblico torinese, con ingresso libero al Cinema Fratelli Marx  di corso Belgio, giovedì 25 ottobre alle ore 21.15 e in regolare programmazione martedì 6 novembre (alle ore 16) e martedì 13 novembre (alle ore 18.30)

TORINO. Una Torino notturna, fascinosa, misteriosa e ricca di fantasmi che evocano storie. È lo scenario del film documentario A spasso con i fantasmi, un viaggio nella Torino dell’Ottocento prodotto dalla Fondazione Vittorio Bersezio, diretto da Enrico Verra e scritto e interpretato da Giuseppe Culicchia. Girato nello scorso inverno, in concomitanza con l’evento annuale di “Luci d’artista”, il film si ambienta in un’unica notte in una Torino risorgimentale, quella delle memorie di Bersezio, la città prima capitale del Regno d’Italia con i suoi palazzi e piazze auliche, con i suoi caffè storici e i borghi più poveri dei barcaioli e delle lavandaie. Per una notte, sino alle prime luci dell’alba, Giuseppe Culicchia conduce lo spettatore alla scoperta di una Torino apparentemente scomparsa, ma che, a ben guardare, salta fuori a ogni angolo, offrendo lo spunto a ricostruzioni storiche, notazioni curiose, osservazioni ironiche, parallelismi insospettabili tra ieri e oggi.

Racconta lo stesso scrittore torinese: «Nella Torino di Vittorio Bersezio mi ero imbattuto in passato scrivendo “Ba-da-bum!” sulla figura di Alessandro Antonelli. In quell’occasione mi ero ritrovato a raccontare la nostra città attraverso i suoi occhi, ripercorrendo le vie e i luoghi citati nei suoi scritti, mi ha fatto guardare alla Torino di oggi da tutt’altra prospettiva rispetto a quanto avevo fatto in precedenza in romanzi come “Tutti giù per terra” o “Brucia la città”, o in “Torino è casa mia”. Ed è così che ho pensato a una passeggiata notturna tra i fantasmi, dal boia che abitava in pieno Quadrilatero alle lavandaie del lungo Po, passando per gli intellettuali e i patrioti che frequentavano i caffè storici dell’Ottocento – tra cui Nietzsche: Torino fra l’altro è la sola città italiana ad aver saputo preservarne tanto bene e in tale numero questi locali – e per i quartieri più popolari, da Vanchiglia a Porta Palazzo, senza dimenticare le dimore e gli svaghi del potere, da Palazzo Reale al Teatro Regio. Un viaggio che mi ha permesso di scoprire come della Torino di Vittorio Bersezio, e dunque del Risorgimento, restino tracce indelebili, anche se talvolta non ne siamo consapevoli».

Le immagini della Torino contemporanea, montate in una sorta di costante dialettica per analogia e per contrasto con le immagini della città d’antan, si alternano altrettanto su due livelli, mostrando luoghi rimasti incredibilmente uguali a sé stessi dal periodo risorgimentale a oggi e altri ormai irriconoscibili, mentre la narrazione incisiva di Giuseppe Culicchia sottolinea analogie e differenze, coinvolgendo e trascinando lo spettatore nel racconto, rendendo vivo e presente ciò che sembrerebbe appartenere irrimediabilmente al passato.

Realizzato con il patrocinio della Città di Torino e con il sostegno di Filmcommission Torino Piemonte, “A spasso con i fantasmi” vede coinvolti nella sua realizzazione diverse competenze torinesi. Per il reperimento della documentazione storica e iconografica hanno contribuito il Museo Nazionale del Risorgimento italiano, l’Archivio storico della Città di Torino, la Fondazione Torino Musei (Fondo Gabinio), il Centro Studi Piemontesi – Ca dë Studi Piemontèis. Il film sarà in prima proiezione per il pubblico torinese al Cinema Fratelli Marx  di corso Belgio 53 giovedì 25 ottobre alle ore 21.15 con ingresso libero e in regolare programmazione martedì 6 novembre (alle ore 16) e martedì 13 novembre (alle ore 18.30).

 

 

 

Maria Antonietta Maviglia

E' laureata al Dams dell'Università degli Studi di Torino, indirizzo teatro, con tesi su Paolo Rossi e le sue storie per un delirio organizzato, realizzata in collaborazione con l'attore. Iscritta all'ordine dei giornalisti pubblicisti di Torino, è amante dell'arte della musica e del teatro.

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