Il “combattente” Bruno Segre intervistato da Nico Ivaldi
TORINO. Un’intervista che dura tutta una vita. Di recente Bruno Segre avvocato e giornalista torinese, figura tra le più limpide e coraggiose dell’antifascismo italiano, ha compiuto 100 anni. In tanti lo hanno festeggiato al Circolo della Stampa di Torino. Il regalo più bello gliel’ha fatto l’amico e scrittore Nico Ivaldi che al decano dei giornalisti torinesi ha dedicato un bellissimo libro-intervista: Non mi sono mai arreso. A dare alle stampe il volume, corredato anche di foto inedite dell’archivio di Bruno Segre, è l’Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella, sempre attenta alle vicende e ai personaggi che in qualche modo hanno contribuito a scrivere la storia torinese. La prefazione è firmata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte Alberto Sinigaglia.
“Non mi sono mai arreso” racconta la storia di un uomo che non si è mai arreso, capace nella sua lunga vita di combattere mille battaglie, a partire da quelle di partigiano nelle valli del Cuneese. Dopo aver rischiato la fucilazione nel carcere di via Asti e la deportazione per mano dei repubblichini, nel dopoguerra di battaglie ne ha condotte tantissime anche in campo civili per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza (nel 1949 difese il primo obiettore in Italia) e a favore del divorzio. Durante la campagna referendaria del 1974 fu protagonista di un’iniziativa clamorosa: il noleggio di un aereo da turismo che lanciò su Torino centinaia di migliaia di volantini divorzisti.
Da oltre settant’anni le sue battaglie trovano eco nelle pagine del periodico L’Incontro, da lui fondato nel 1948 e ininterrottamente diretto, ispirato ai principi della pace, della difesa dei diritti umani, del laicismo, dell’opposizione al razzismo e all’antisemitismo.
Nico Ivaldi, Non mi sono mai arreso. Bruno Segre, vita di un resistente, Editrice Il Punto-Piemonte in Bancarella, Torino 2018, pagine 240, euro 13