Rinnovati a Roma i vertici di Confindustria: i nomi dei piemontesi
TORINO. È stata ufficializzata dall’Assemblea dei delegati la composizione del nuovo Consiglio generale di Confindustria, l’organo direttivo che, dalla riforma del 2015, riassume in sé le funzioni di proposta politica e conduzione operativa dell’associazione. Il Consiglio generale si compone di 100 rappresentanti degli associati effettivi (espressione delle associazioni territoriali e di settore), ai quali si aggiungono 20 rappresentanti generali eletti dall’assemblea dei delegati, 16 rappresentanti della Piccola industria, 6 dei Giovani Imprenditori e 6 membri nominati direttamente dal presidente. Vi sono poi come membri di diritto i membri del Consiglio di presidenza (10), i past president, i presidenti delle componenti di sistema (14) e i presidenti di quattro associazioni regionali che soddisfano particolari criteri di rappresentatività: Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Questi i piemontesi che fanno parte del nuovo Consiglio generale:
Confindustria Piemonte: Fabio Ravanelli; Confindustria Cuneo: Mauro Gola; Confindustria Novara Vercelli Valsesia: Gianni Filippa, Giorgio Baldini; Unione Industriale di Torino: Dario Gallina, Giorgio Marsiaj, Rinaldo Ocleppo, Agostino Re Rebaudengo. In seguito a scrutinio sono risultati nominati dall’Assemblea: Pierpaolo Antonioli, GM-Global Propulsion Systems Torino Srl; Daniele Borlatto, Ahlstrom-Munksjo Italia Spa; Simone Miatton, Michelin Italia Spa. Componenti piemontesi per la Piccola Industria: Giovanni Fracasso (Unione Industriale di Torino); Tiziano Maino (Confindustria Alessandria). Componenti piemontesi provenienti dalle Associazioni di Categoria: Alberto Dal Poz (Federmeccanica); Marco Lavazza (Unione Italiana Food). Per il Piemonte si aggiungono di diritto: Marco Gay (Past Giovani Industriali Confindustria); Licia Mattioli (TO – Consiglio di Presidenza Confindustria); Carlo Robiglio (No – Presidente Piccola)
“Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato – commenta il presidente piemontese Fabio Ravanelli -: si tratta di una rappresentanza molto importante e significativa, dal punto di vista numerico, ma soprattutto per la qualità degli imprenditori che andranno a rappresentare il Piemonte in Consiglio Generale e potranno portare la voce delle imprese di tutte le classi dimensionali e di tutto il territorio regionale. Affiancheranno la Confindustria nelle principali tematiche di interesse per le imprese sulle quali vogliamo incalzare il Governo a una maggiore attenzione del sistema imprenditoriale: industria 4.0 formazione, infrastrutture e logistica, rapporti con l’Unione Europea”.