Il Motovelodromo di corso Casale sogna gli antichi fasti sportivi
TORINO. Sono tanti i torinesi che portano ancora nel cuore il ricordo delle grandi imprese di sport di cui proprio il Motovelodromo di corso Casale è stato teatro. Ora si apre qualche spiraglio perchè la struttura torinese possa tornare agli antichi splendori. E’ arrivato di recente il via libera della Giunta comunale per la pubblicazione di un avviso esplorativo finalizzato a raccogliere proposte e progetti che possano consentire di utilizzare la struttura, salvaguardandone la vocazione sportiva, soprattutto quella di impianto per le gare ciclistiche, e garantendo il recupero delle storiche tribune e il mantenimento delle parti architettoniche poste sotto la tutela della Soprintendenza alle Belle Arti .
«Abbiano deciso, anche considerando l’attuale impossibilità della Città di far fronte all’investimento richiesto per il restauro e la realizzazione degli interventi per la messa in sicurezza dell’impianto sportivo di corso Casale – ci tiene a sottolineare l’assessore al Patrimonio, Sergio Rolando – , di sondare i privati al fine di valutare quali siano le migliori opportunità per ripristinarne le funzionalità e restituirlo all’uso pubblico, tutelando il valore storico e architettonico della struttura e la sua vocazione sportiva».
Di fatto, si cercano progetti che prevedano la possibilità di ospitare nell’impianto attività per il tempo libero e sportive (oltre il ciclismo anche calcio, rugby, atletica, giochi all’aperto o altre discipline sportive compatibili con le caratteristiche dell’impianto) e, al contempo, di destinare spazi ad attività commerciali e pubblici esercizi, ma solo se strettamente connessi all’uso sportivo. Nei progetti è richiesto di riservare particolare attenzione agli interventi per la tutela e la riqualificazione dell’impianto, alla conservazione del verde, al basso impatto degli eventuali nuovi manufatti da realizzare e all’integrazione con il contesto urbano circostante, oltre che alla massima apertura alla fruibilità da parte dei cittadini.