OMEGNA. L’edizione 2019 del Festival di Fuochi d’Artificio si sta avviando verso la conclusione, con i festeggiamenti di San Vito a Omegna. Come già avvenuto lo scorso anno, il Lago d’Orta ha aperto e chiuderà la rassegna, con due spettacoli piromusicali in programma domenica 25 agosto e domenica 1 settembre alle ore 21.30.
Le due tappe di Omegna sono inserite nel fitto programma della Patronale di San Vito, una delle feste più popolari, partecipate e radicate del territorio che quest’anno arriva alla sua edizione numero 116. Da sabato 24 agosto a lunedì 2 settembre nel centro storico di Omegna eventi per grandi e piccini, concerti, momenti religiosi, mercatini, spettacoli e l’immancabile banco di beneficenza, che permette di offrire ogni anno spettacoli completamente gratuiti, accompagneranno la città per dieci giorni di puro divertimento. Il momento più atteso è sempre quello ovviamente degli spettacolari fuochi d’artificio sul lago arricchiti da un suggestivo accompagnamento musicale al cui richiamo sanno resistere in pochi.
Domenica 25 agosto
- Ore 9 Giro ciclistico del lago d’Orta di Km 65. Cicloturistica di solidarietà pro Uildm
- Ore 10.30 Santa Messa solenne in Collegiata
- Ore 15 Scalata del Campanile ad opera del CAI di Omegna
- Ore 15 “Lampi di San Vito 2019” – Torneo semilampo di scacchi 10’+3”
- Ore 21.30 spettacolo piromusicale “Festival di Fuochi d’Artificio 2019” a cura di GFG Pyro
- Ore 22 Il Cantante della solidarietà e a seguire San Vito’s Got Talent
- Ore 22.10 Magia Music in concerto
Domenica 1 settembre
- Ore 9 32° Raduno di Auto e Moto d’epoca con esposizione e nel pomeriggio assegnazione 16° OSCAR per ELEGANZA
- Ore 11 Santa Messa solenne in Collegiata
- Dalle ore 15.00 fino alle 17.00 – Visita al campanile
- Ore 21.30 Gran galà piromusicale di chiusura della rassegna “Festival di Fuochi d’Artificio 2019” a cura di GFG Pyro e Martarello Group
- A seguire Raul Donovan BAND – tributo ufficiale alla disco dance commerciale
- Ore 22.10 Santarosa Dance School con Stefania Santarosa
Le foto sono di Marco Benedetto Cerini
