Sherlock Holmes vive a Torino, tra nebbia e diabolici segreti
TORINO. Esistono personaggi immortali, come Sherlock Homes, che entrano nel cuore dei lettori per non uscirne mai. E quegli stessi personaggi, nati dalla penna di autori ormai “classici”, stuzzicano la fantasia degli scrittori di oggi, chiedono loro di farli tornare sulla carta, nel tumulto dell’avventura, ancora una volta. Anna Maria Bonavoglia accetta la sfida e, con passione e assoluta fedeltà storica consegna al pubblico un racconto avvincente ambientato nella Torino di fine XIX secolo, tra le ombre della zona romana, gli infernotti e il Duomo, rigorosamente nel Canone Holmesiano.
Sinossi. Torino, 1892. Nella nebbia si consumano delitti efferati, mentre il furto del collare cavalleresco del Conte Verde minaccia di liberare una forza diabolica: toccherà all’enigmatico Siger e al suo proverbiale acume risolvere un mistero centenario tra storia e magia.
Anna Maria Bonavoglia è nata a Taranto, ma è torinese d’adozione. Ha scritto due romanzi, pubblicato racconti di genere giallo e fantascientifico in diverse antologie, sul Giallo Mondadori e su Urania. Non ama molto parlare di sé, un po’ perché non si ricorda proprio tutto quello che ha scritto (sta invecchiando, anche se non lo ammetterebbe mai) e un po’ perché preferisce siano i suoi scritti a parlare per lei.
Il libro verrà presentato sabato 9 novembre alle ore 17.30 alla libreria “Vecchi e Nuovi Mondi” di via san Francesco da Paola 41 a Torino. Con l’autrice dialogherà la scrittrice Mariangela Cerrino.
Anna Maria Bonavoglia, Il caso del collare dei Savoia, Buendia Books, Collana Fiaschette, pagine 64, euro 4