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Da Torino a Moncalieri, un viaggio tra arte sacra e presepi

TORINO. L’Epifania, si sa, tutte le feste porta via. E spesso porta con sé anche dei capolavori dell’arte sacra che sarebbe un peccato non ammirare, soprattutto quando la loro esposizione al pubblico è gratuita.

In questi giorni, a cavallo delle Festività di inizio d’anno, terminato il frenetico momento dedicato alla scelta dei regali a parenti ed amici, che in molti casi ha assorbito tutto o quasi il nostro tempo libero, procurandoci spesso stress e tensione, se rimanete in città, è arrivato il momento per rilassar la mente e il cuore, dedicando i nostri ritagli di tempo a godere delle bellezze artistiche che ci offre il territorio, e a meditare sul significato profondo e cristiano di questi giorni di festa.

La prima opportunità è rappresentata dai magnifici Presepi dal Mondo, esposti a Moncalieri presso l’accogliente sede della Famiija Moncalerèisa, nel Centro Storico, in Via Alfieri 40, all’ombra del Castello.

La seconda opportunità, già segnalata ai nostri lettori con un precedente articolo, parimenti da non perdere e parimenti gratuita, riguarda l’esposizione di uno dei capolavori di Giovanni Bellini, la Madonna di Alzano, al Grattacielo Intesa San Paolo, di Corso Inghilterra 3, a Torino.

Entrambe le visite si possono fare solo fino al 6 gennaio: poi l’Epifania, o se preferite, la Befana, ci penserà a imballare adeguatamente queste opere d’arte e a restituirle ai generosi proprietari, Associazioni, Gallerie d’arte, ed Enti vari che hanno voluto offrire, ai torinesi e ai residenti dell’area metropolitana, la possibilità di ammirarne la rara bellezza.

“I Presepi dal Mondo”, esposti a Moncalieri, sono visitabili ogni giorno, ad ingresso libero tra le 15.00 e le 19.30. Ma – lo ricordo ancora – solo fino all’Epifania. La rassegna, giunta alla V^ edizione, è stata organizzata dalla Famija Moncalerèisa, ed ospita presepi italiani (molti quelli napoletani, di rara bellezza!) e stranieri (di magistrale fattura): più di cinquanta presepi, dal più miniaturizzato, e che può essere tenuto nel palmo di una mano, al gigantesco e raffinato Presepe Provenzale, con oltre 200 santons (raffinate statuine rappresentanti i figuranti, con tanto di abbigliamento d’epoca, storicamente fedele) e al presepe meccanico, con personaggi in movimento e suggestivi effetti di luce. La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Gruppo Artigiani del Presepe di Torino, ed altre associazioni, ed ha coinvolto decine di artisti, maestri, artigiani e collezionisti. Una visita davvero emozionante che immerge il visitatore in un’atmosfera delicata di raccoglimento e stupore.

Dell’altra opportunità, vista l’eccezionalità dell’evento ed il valore artistico dell’opera esposta, penso che valga la pena ricordarne l’ormai imminente scadenza. In parziale contemporanea con la prestigiosa mostra “Andrea Mantegna | Rivivere l’antico, costruire il moderno”, ospitata in questi giorni a Palazzo Madama (fino al prossimo 20 maggio), il Grattacielo Intesa Sanpaolo, al 36° piano (Spazio 35) accoglie un noto dipinto di Giovanni Bellini. Si tratta della Madonna con Bambino, o Madonna di Alzano, in prestito dall’Accademia Carrara di Bergamo. Il dipinto ha raramente lasciato le sale espositive bergamasche e il fatto di poterlo ammirare a Torino al centro di una luminosa Sala del Grattacielo, in veste di illustre ospite esclusivo, rappresenta davvero un’opportunità da non lasciarsi scappare. La tela resterà esposta solo fino al 6 gennaio 2020. La visita è gratuita; è però necessario prenotarsi sul sito www.grattacielointesasanpaolo.com.

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, è laureato in Economia e Commercio. Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura, è autore di romanzi, saggi e poesie, in lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, ha pubblicato, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio, le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino" e "Statue di Torino". Come giornalista, collabora da alcuni anni con la rivista "Torino Storia". Come piemontesista, Sergio Donna cura da tempo per Monginevro Cultura le edizioni annuali dell'“Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

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