Trasmettere la tradizione dei mestieri dell’arte ai giovani: se ne parla a Torino
Due incontri sulla trasmissione del sapere tra le generazioni e sul ruolo dell’artigiano al servizio dell’industria per tutelare e mantenere attiva una tradizione italiana e piemontese di eccellenza
TORINO. La Fondazione Cecilia Gilardi, che da dieci anni sostiene l’alta formazione di giovani talenti meritevoli con l’erogazione di borse di studio e tirocini in ambito universitario, artistico e nei mestieri, organizza a Torino due incontri tematici a ingresso gratuito sulla tradizione italiana dei mestieri dell’arte e dell’artigianato di eccellenza, dedicati alla trasmissione intergenerazionale del sapere e al ruolo dell’artigiano al servizio dell’industria.
Fornire ai giovani artigiani e praticanti dei mestieri dell’arte un sostegno adeguato in termini economici e di competenze per professionalità antiche con una domanda oggi ancora attiva nel mercato del lavoro tra aziende e botteghe artigiane di eccellenza del Made in Italy nel mondo e allo stesso tempo tutelare l’artigianato e i mestieri tipici della tradizione italiana e piemontese: sono questi gli obiettivi degli incontri nati nell’ambito della mostra “Transmissions”, in esposizione al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, con fotografie di Tiziana e Gianni Baldizzone che raccontano storie di trasmissione di saperi e mestieri con uno spirito di innovazione.
Il primo incontro, “Di padre in figlio. La trasmissione del sapere artigiano”, si terrà giovedì 20 febbraio alle ore 18 presso la Fondazione Accorsi-Ometto in via Po 55 a Torino. Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, interverrà sull’evoluzione del ruolo degli artisti nell’ambito dei mestieri artigiani e sullo spazio che i giovani possono trovare oggi nel settore. Massimiliano Massia, titolare dell’Antica Passamaneria Massia Vittorio 1843 – la più antica azienda di passamanerie d’Europa e tra le tre al mondo più specializzate nel settore restauro – illustrerà come e con quali innovazioni la sua azienda e la sua famiglia sono state in grado di attraversare tre secoli di storia e di cambiamenti del mercato.
Fornirà la sua testimonianza anche Agnese Caprioli, borsista della Fondazione Cecilia Gilardi e studentessa di Architettura del Paesaggio, che ha lavorato al fianco degli artigiani della pietra dell’Alta Langa per dare vita a un modello di valorizzazione culturale del territorio a partire dal restauro dei Ciabòt, antiche costruzioni in pietra spesso in stato di abbandono che possono diventare protagoniste di un nuovo modo di fare turismo, più consapevole e attento al rispetto della natura e alla tutela dell’ambiente. A moderare l’incontro sarà Luca Mana, Direttore della Fondazione Accorsi-Ometto.
In occasione dell’appuntamento, sarà annunciata l’apertura del bando “Mësté” per il sostegno di giovani tirocinanti nei mestieri dell’arte, indirizzato a giovani che hanno già acquisito competenze nella riparazione di orologi, nel restauro di tessuti e di oggetti antichi di valore, che potranno perfezionare le proprie competenze presso botteghe artigiane in Piemonte. Il bando sarà consultabile sul sito della Fondazione Cecilia Gilardi www.fondazionececiliagilardi.org a partire dal 21 febbraio.
Il secondo incontro, dal titolo “Gli artigiani e l’industria: incontri che fanno la storia del made in Italy”, è in programma giovedì 12 marzo alle ore 18 presso l’Unione Industriale in via Fanti 17 a Torino con case history di successo su grandi brand del nostro Paese che racconteranno come la collaborazione tra industria e artigianato, spesso considerati mondi contrapposti, soprattutto a Torino, abbia permesso al Made in Italy di affermarsi come eccellenza a livello mondiale per la creatività del processo produttivo e per l’originalità di prodotti inimitabili.