In 27 controviali torinesi velocità limitata ai 20 chilometri orari
TORINO. Sono 27 i controviali torinesi sui quali verrà istituito il limite massimo di velocità di 20 Km/h come previsto dal piano della Città per la nuova mobilità cittadina dalla Fase 2 in avanti. L’obiettivo è quello di destinare queste carreggiate ad un uso prevalentemente ciclabile così da incentivare l’utilizzo della bicicletta e degli altri mezzi di mobilità dolce e sostenibile.
Come annunciato nei giorni scorsi si tratta complessivamente di 80 km di controviali, a cominciare dai 4 km su entrambe le direzioni in corso Francia. Gli altri corsi interessati saranno Vittorio Emanuele, Regina Margherita, San Maurizio, Galileo Ferraris, Unione Sovietica, Peschiera, Einaudi, Ferrucci, Tassoni, Svizzera, Lecce, Potenza, Siracusa, Giambone, Cosenza, Novara, Tortona, Vigevano, Racconigi, nel tratto piazza Robilant-corso Peschiera, Dante, tra corso Turati e via Roccabruna, Bramante tra corso Turati e via Giordano Bruno, Lepanto tra corso Turati e Galileo Ferraris. E, ancora le carreggiate perimetrali delle piazze Pitagora, Cattaneo, della Repubblica e piazzale San Gabriele da Gorizia. Il limite di 20 km l’ora entrerà in vigore dopo la realizzazione dell’apposita segnaletica e ne verrà data comunicazione ufficiale.
Legambiente accoglie con favore e condivide la via intrapresa dal Comune di Torino, “nell’ottica di favorire una nuova mobilità meno impattante dal punto di vista ambientale e da quello della congestione stradale da traffico attraverso una redistribuzione più equa degli spazi comuni e di una maggiore sicurezza per tutti gli utenti delle strade cittadine, indipendentemente dal mezzo scelto per i loro spostamenti”.
Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ci tiene a sottolineare come “la velocità media di un’auto a Torino non è superiore ai 20 km/h, pur utilizzando i corsi centrali. Su questa media i tratti percorsi ai 50 km/h incidono poco, rispetto a quelli percorsi a velocità decisamente inferiori, quando non fermi a semafori o per code. Insomma, i tempi di percorrenza automobilistici non subiranno significativi cambiamenti. In compenso i cittadini che vorranno utilizzare mezzi alternativi e meno impattanti, il cui numero è in costante e forte crescita, potranno farlo in maggiore sicurezza”.