Nati il 15 maggio: il torinese Carlo Della Casa, storico delle religioni
Carlo Della Casa nasce a Torino il 15 maggio 1925. E’ uno dei maggiori studiosi del XX secolo di lingua e letteratura sanscrita nonché di religioni e filosofie dell’India. Assieme a Oscar Botto, Della casa è allievo del professor Mauro Vallauri, il cui contributo alla conoscenza della civiltà indiana è rilevantissimo, avendo lo studioso esteso le sue ricerche su aree culturali poco note, quali la storia del diritto, della politica e delle scienze praticate in India.
Traduttore dell’Upanishad, raccolta di trattati filosofici e religiosi in lingua sanscrita, Carlo Della Casa, in qualità di professore ordinario, insegna all’Università degli Studi di Palermo e l’Università degli Studi di Milano, dove è anche, per oltre vent’anni, Direttore dell’Istituto di Glottologia e Lingue Orientali. E’ anche uno dei principali studiosi italiani del Jainismo, religione coeva del buddismo e portatrice del principio della non violenza, che influenza profondamente il pensiero e l’azione politica di Gandhi.
Presidente onorario dell’Associazione Italiana di Studi Sanscriti (AISS), è il padre del critico cinematografico Stefano Della Casa. Muore a Torino l’8 marzo 2014 alla soglia degli 89 anni.