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Da oggi riaprono i castelli di Masino a Caravino (To) e Manta (Cn)

TORINO. Il Fondo Ambiente Italiano (FAI),dopo due mesi di isolamento, riapre i suoi Beni su tutto il territorio nazionale e inaugura una nuova fase, per guardare con fiducia al futuro del Paese ed esaudire la voglia di Italia degli Italiani, ansiosi di ritrovare e riscoprire il proprio patrimonio di arte, natura e bellezza. Da oggi, venerdì 22, molti dei beni storici, artistici e paesaggistici della Fondazione saranno nuovamente aperti al pubblico, che potrà usufruire di visite libere o guidate esclusivamente su prenotazione, al fine di garantire la massima sicurezza per tutti.

In Piemonte riaprirà le porte il millenario Castello di Masino a Caravino (To), la sontuosa dimora di una delle più illustri casate piemontesi, discendente nel mito da Arduino, re d’Italia: oltre a visitare saloni affrescati e arredati, si potrà passeggiare nel monumentale parco all’inglese con il panoramico viale alberato affacciato sulla Serra Morenica di Ivrea, i giardini all’italiana “dei Cipressi” e “delle Rose”, il tempietto neogotico e lo sconfinato Prato di Eufrasia, alla scoperta di alberi millenari e delle fioriture stagionali.

Si potrà tornare ad ammirare il Monviso, circondato dalla splendida cornice delle Alpi Cozie, dallo speciale palcoscenico del parco del Castello della Manta (Cn), una fortezza medievale dal fascino severo, che nel suo Salone Baronale custodisce una delle più stupefacenti testimonianze della pittura tardogotica profana, ispirata ai temi dei romanzi cavallereschi.

In tutti i beni la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico” per evitare eventuali incroci. Sarà d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Saranno inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso. La prenotazione online o obbligatoria. Per effettuarla accedere al sito www.ibenidelfai.it. Info scrivendo a faimasino@fondoambiente.it (Masino) o faimanta@fondoambiente.it (Manta).

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