Nati il 2 giugno: Carlo Dragone, sacerdote e critico letterario cuneese
Sacerdote e critico letterario, Carlo Tommaso Dragone nasce a Frabosa Soprana, in provincia di Cuneo il 2 giugno 1911. A 14 anni entra nella Pia Società San Paolo e della comunità paolina degli scrittori diverrà superiore. Amico e confessore del fondatore della Pia Società e delle Edizioni Paoline, don Giacomo Alberione, nonché Consigliere Generale del Capitolo generale della suddetta Società a partire dal 1957, viene ricordato per le sue opere legate a studi teologici e catechistici, ma in particolare per il suo “commento e parafrasi alla Divina Commedia” (1958), nonché per aver composto la Spiegazione del Catechismo di San Pio X.
Rivisto e aggiornato nelle successive edizioni il commento all’opera dantesca, troverà larga diffusione nelle scuole superiori di impostazione culturale cattolica. Per quest’opera, la Sezione Internazionale per l’incremento delle Lettere e delle Arti e per la cooperazione culturale dell’Onu ha conferito nel 1970 a Carlo Dragone la medaglia d’oro. Come scrive Pietro Bocchia: “Nel commento dantesco di Dragone la parafrasi ad uso degli studenti liceali è corredata da un consistente apparato di note, che rende l’opera degna di cittadinanza anche in àmbito universitario. Dragone allestisce il suo lavoro esegetico su un doppio registro, letterario e teologico. Il primo contrae un grosso debito con il magi-stero di Barbi, ma non è del tutto assimilabile alla « scuola storica » poiché presenta e sottoscrive anche le tesi del Momigliano e del Pietrobono, trovando validi interlocutori anche nella dantistica americana di Single-ton e Freccero; il secondo, invece, si avvale anzitutto di un fitto apparato di richiami scritturali, patristici e medievali”.
Carlo Dragone muore a Roma il 12 febbraio 1974.