Nati il 21 giugno: il matematico monregalese Giuseppe Bruno
La geometria e l’analisi matematica al monregalese Giuseppe Bruno devono moltissimo, tanto che Corrado Segre, considerato il fondatore della scuola italiana di geometria algebrica, scrive in occasione di una sua commemorazione: “A lui che, prima che collega, mi fu maestro, e non solo in matematica ma eziandio nel nobile culto del dovere, l’estremo saluto, reverente e commosso, del suo discepolo!”
Giuseppe Bruno nasce a Mondovì (Cn) il 21 giugno 1828. La sua è una famiglia povera che non può permettersi di farlo studiare. Ma la sua fervida intelligenza gli consente di guadagnarsi un posto libero al Collegio Carlo Alberto di Torino. Nel 1843 anni entra all’Università di Torino, laureandosi in filosofia in soli tre anni. Dopo aver insegnato presso lo stesso Collegio Carlo Alberto, tra il 1846 e il 1847 si trasferisce a Ceva dove insegna filosofia, poi torna a Torino, impegnandosi dal 1850 nell’insegnamento della matematica al Collegio Nazionale.
Sempre nel 1850 Giuseppe Bruno si laurea in ingegneria idraulica. Dal 1852 al 1858 insegna algebra e geometria, mentre dal 1860 al 1862 s’impegna a trasmettere ai suoi studenti universitari nozioni di calcolo differenziale e integrale e dal 1863 geometria descrittiva. Quindi (a partire dal 1875) insegna geometria proiettiva a partire nel 1881 diviene il preside della Facoltà di Scienze.
Bruno è autore di 21 lavori scientifici, dei quali due di Analisi, su equazioni differenziali lineari e frazioni continue, e i rimanenti di Geometria. Socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, è anche uno dei maestri di Corrado Segre, che di lì a qualche anno diventa il caposcuola della geometria algebrica italiana. E’ proprio Giuseppe Bruno ad instillare in Segre un grande amore per la geometria e a convincerlo a dedicarsi alla matematica, anziché all’ingegneria, come avrebbe voluto suo padre. Segre, sarà poi assistente di Bruno negli Anni Ottanta.
Muore a Torino il 2 febbraio 1893.