Le foto della Torino d’antan collezionate da Giorgio Pelassa consultabili con un unico click

Le foto della Torino d’antan collezionate da Giorgio Pelassa consultabili con un unico click

Il fotoreporter Beppe Lachello le ha catalogate, raggruppate e riunite in un unico sito a disposizione gratuita di chiunque ne fosse interessato

Sul finire del mese di Dicembre 2021 è venuto a mancare Giorgio Pelassa, cuore granata innamorato di Torino e del Torino, personaggio notissimo tra i frequentatori del web per aver condiviso in rete migliaia di rare fotografie di una Torino d’antan ormai dimenticata. Pelassa raccoglieva per passione fotografie rare della città e le postava in rete, mettendole a disposizione di tutti i navigatori su Internet, perché riteneva che quegli scatti costituissero un patrimonio assolutamente da condividere. Fatto, in realtà, non così frequente tra i collezionisti di fotografie e cartoline rare.

La scomparsa di Pelassa ha lasciato un vuoto tra tutti coloro che amano la storia della città, ma il materiale fotografico da lui raccolto e salvato dall’oblio rimane un patrimonio storico e culturale vastissimo e preziosissimo, di pubblica utilità, in grado di emozionare chi scorre e consulta gli scatti da lui raccolti, capaci di rievocare e testimoniare una Torino che non c’è più, ma che tuttavia resterà per sempre immortalata nelle immagini.

Un’antica immagine di una Piazza Statuto d’antan

Dopo un lungo lavoro di ricerca e di catalogazione, il fotoreporter Beppe Lachello ha recentemente annunciato di aver creato una apposita pagina web, con migliaia di immagini della Torino che fu, in cui – con il consenso del compianto amico Giorgio Pelassa, consenso fornitogli prima della sua scomparsa – sono confluiti gli album (oltre 14.000 scatti!) che il noto collezionista aveva pubblicato su Facebook in momenti diversi.

Questa è la pagina, cui – con un semplice clik – tutti ora possono accedere cliccando QUI:

Il Ponte della Gran Madre, Foto archivio Giorgio Pelassa

Le foto sono state catalogate e raggruppate con metodo e scrupolosa diligenza, e suddivise per luoghi geografici urbani, per quartieri, per temi ed eventi: Centro, Piazze principali, Porta Nuova e Porta Susa; Crocetta e San Secondo, San Salvario, San Donato-Cit Turin-Campidoglio e Parella, Borgo Vittoria e Madonna di Campagna; Corso Francia; Nizza e Lingotto; Aurora, Barriera di Milano, Rossini; Santa Rita, San Paolo e Cenisia; Vanchiglia; Mirafiori; al di là del Po; la Collina, Italia ’61; il Fiume Po e il Valentino; il Carnevale; Expo 1884, 1898, 1902, 1911; le Chiese; i Mercati Rionali; i Mestieri scomparsi; le antiche Fabbriche; gli antichi Negozi; immagini di Vita quotidiana; Personaggi; Miscellanea.

Giorgio Pelassa, in una foto pubblicata su Torino Storia di Febbraio 2022, per gentile concessione della figlia Chiara Pelassa

Davvero un lavoro ciclopico, certosino ed utilissimo, i cui frutti ora sono a disposizione di tutti. Un modo efficace per ricordare Pelassa e la sua generosa e preziosa opera di collezionista di antiche immagini urbane per rivivere la storia di ieri, per riscoprire angoli torinesi dimenticati, quartieri scomparsi, per respirare atmosfere e suggestioni di una Torino romantica e affascinante, ma ormai sparita.

Sergio Donna