Feste delle Madame Reali: il ciclo di seminari “Giovedì sabaudi” giunge al quarto incontro
Il ciclo di videoconferenze “Giovedì sabaudi”, organizzato dal coordinamento “Piemonte e Stati di Savoia” del movimento culturale “Croce Reale – Rinnovamento nella Tradizione”, presieduto da Fabrizio Giampaolo Nucera, giunge al quarto appuntamento con l’incontro in programma domani, giovedì 24 marzo, con inizio alle ore 21, sul tema “Feste delle Madame Reali”.
La conferenza, affidata ad Alessia Giorda, appassionata di storia sabauda e piemontese, presenterà al pubblico, anche tramite illustrazioni, i fastosi spettacoli di corte che venivano organizzati nel Ducato di Savoia, per scopi di intrattenimento, ma anche per finalità celebrative della grandezza dinastica e delle virtù eroiche dei sovrani, nel corso del Seicento, in particolare durante la lunga reggenza delle due Madame Reali, Cristina di Borbone, figlia del re di Francia Enrico IV e consorte dal febbraio 1619 del futuro duca Vittorio Amedeo I di Savoia, e Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, sposa di Carlo Emanuele II e madre del futuro primo re di Sardegna, Vittorio Amedeo II.
L’argomento, solo apparentemente “frivolo”, non è, al contrario, per nulla marginale per chi si occupa di vita di corte e di storia degli Stati di Savoia perché risulta strettamente connesso alla dimensione politica e alla necessaria esibizione del prestigio dinastico.
Nel 1620 Niccolò Fanciotti, inviato della piccola Repubblica di Lucca a Torino in occasione del solenne ingresso nella capitale sabauda di Vittorio Amedeo, figlio del duca Carlo Emanuele I, e della principessa francese Cristina di Borbone, rimane colpito dal clima festoso che si respira in città, osservando come “tutti i propositi che si sentono alla Corte sono di feste et altri trattenimenti, et pare che poco si curi gli altri andamenti del mondo”.
Questo continuo turbinìo di “Feste, Giostre, Balletti e Mascherate”, che tanto soprese l’emissario lucchese, non va però inteso come semplice manifestazione di spensieratezza, e di inclinazione allo sperpero (per le ingenti spese che l’organizzazione comportava), ma deve essere letto, come traspare dagli scritti dell’illustre piemontese conte Emanuele Tesauro, quale efficace strumento di propaganda politica e di legittimazione dinastica, non privo di fini istruttivi e moraleggianti, tanto più che gli interpreti di queste rappresentazioni erano gli stessi principi affiancati dalla ristretta cerchia di aristocratici più vicini agli ambienti di corte.
Il ciclo di incontri telematici, a cura di Alessia Giorda, che ricopre l’incarico di Referente della Valorizzazione del Patrimonio Artistico e Storico del Museo e della Residenza Sabauda di Rivoli, proseguirà poi con “Residenze scomparse: il Viboccone e Mirafiori”, in programma giovedì 7 aprile, e “la Battaglia dell’Assietta”, prevista per giovedì 28 aprile.
Per seguire le videoconferenze, connettersi al seguente link: https://www.facebook.com/groups/301280963239413