alla ricerca del tempo perduto: ma quanto è difficile far rivivere ciò che è stato…
beh, quando si fa un salto nel passato si corre sempre il rischio di andare alla ricerca del tempo perduto. non so se tutti lo sanno. poco importa. so che succede. forse è inevitabile. anche se non dovrebbe essere così. sì, certo ci si dimentica che l’acqua non passa mai due volte sotto lo stesso ponte. anch’io a volte me ne dimentico. mah. comunque, io provo sempre una qualche difficoltà a raccontare ciò che è stato. non so mai se quello che dico sia la verità o ciò che io credo sia la verità. il tempo gioca brutti scherzi alla memoria. e a nostra insaputa. poco importa. l’essenziale è far rivivere ciò che sta dietro alle parole. più o meno vere. e senza alcuna malinconia. il passato, qualunque esso sia, è passato. già. la vita cambia beh, spesso per l’esigenza di sopravvivere. così io racconto spizzichi di vita legati alla mia storia. e forse per questo li trovo importanti. per cercare di risalire alla realtà lo faccio attraverso i dettagli. suggeriti alla memoria del mio naso che, se di pinocchio, lo è per colpa del tanto tempo passato. muoversi tra storia e narrazione non è così facile. viene poi il tempo in cui si è costretti a guardarsi allo specchio. e l’orologio alle nostre spalle segnerà nonostante il nostro tentativo di fa girare le sue lancette a ritroso. allora dovremo renderci conto che le ore girano inesorabilmente per il loro verso. in ogni caso, comunque la pensiate, non passate da marcel alla ricerca del tempo perduto. il tempo perduto è perduto per sempre.