Solo nel 2060 l’addio all’inquinamento da carbone
TORINO. Mercoledì 18 aprile 2018, l’Energy Center del Politecnico di Torino ha ospitato Il settimo Global Energy Prize Summit. Il convegno ha riunito diversi studiosi di fama mondiale per discutere su temi legati all’ambiente ed in particolare sulle azioni più consone da adoperare per ridurre i gas serra e il conseguente utilizzo di fonti fossili. Hanno presenziato diversi esperti del settore e scienziati provenienti da diversi paesi tra cui Italia,Germania, Francia Regno Unito, Ungheria, Corea, Emirati Arabi, Russia e Stati Uniti. Tra loro non potevano mancare Rodney John Allam e Rae Kwon Chung, entrambi co-autori del rapporto “Intergovernmental Panel on Climate change” che, nel 2007, si è guadagnato il Nobel per la Pace. Il rettore del Politecnico, Guido Saracco e il professor Francesco Profumo, hanno fatto gli onori di casa.
L’Agenzia Internazionale dell’Energia, prevede che per il 2060 potremmo fare a meno del carbone nel settore energetico. Ma per fare in modo che ciò si concretizzi, sono necessarie azioni non convenzionali e provvedimenti notevoli a supporto dell’innovazione. Le statistiche affermano che nel 2017 siano state maggiormente impiegate energie provenienti da fonti solari rispetto ai combustibili fossili. L’investimento per lo sviluppo dell’energia solare ha visto una crescita del 18% rispetto al 2016 per un totale di 160,8 miliardi di dollari che rappresentano il 57% degli investimenti totali in tutte le energie rinnovabili.
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