Scopriamo Castagnole delle Lanze in compagnia del sindaco Carlo Mancuso
Carlo Mancuso, classe 1959, è sindaco dal 2014 di Castagnole delle Lanze, ridente paese collinare appartenente all’area storica dell’Astesana, ma situato già a ridosso delle Langhe albesi.
Gli abbiamo rivolto qualche domanda per scoprire qualcosa di più su questo bellissimo angolo del nostro Piemonte.
Il comune di Castagnole delle Lanze fa parte dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia” ed è stato insignito della Bandiera Arancione, ambito riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano (TCI). Tenendo conto che il territorio di Castagnole, di grande pregio paesaggistico, è anche inserito nella core zone Unesco dei “Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato”, quali sono i punti di forza e le caratteristiche salienti che hanno consentito al comune che lei amministra di ottenere così tanti riconoscimenti?
Tutto ciò che è stato ottenuto è frutto della consapevolezza che, seguendo un percorso di miglioramento, avremmo potuto far emergere quelle peculiarità che il nostro comune ha e che forse per anni non ha saputo tirar fuori.
Questa amministrazione ci ha creduto, si è messa di grande impegno, ha lavorato nel profondo, sia sul lato architettonico che paesaggistico, ed è riuscita a mettere in risalto il meglio che questo comune può offrire, con eleganza, caparbietà e ferrea volontà di arrivare a un obiettivo preciso, quello di avere un paese turisticamente attrattivo, circondato da fantastici vigneti e noccioleti e che, in più, è capace di offrire al visitatore tanti servizi che molti comuni di grande richiamo turistico non sono in grado di garantire.
2) L’aver conseguito questi importanti riconoscimenti non rappresenta soltanto l’attestazione di un traguardo raggiunto, ma comporta altresì la necessità di mettere in campo azioni e provvedimenti che siano intesi a preservare nel tempo l’integrità di questa bellezza, derivante dall’interazione armonica tra natura e intervento antropico, trasmettendola ai posteri. Ci può dire qualcosa in merito a questo aspetto, in riferimento al ruolo che l’amministrazione comunale è chiamata a svolgere?
Il ruolo dell’amministratore si può paragonare a quello dell’insegnante a scuola, che studia e si prepara anche di notte per insegnare di giorno, ovvero dare il buon esempio, costruire un’immagine pulita e ordinata di quel cambiamento culturale che le generazioni di oggi sono chiamate a trasmettere a quelle di domani.
Questa amministrazione sta facendo da traghettatore in questo cruciale passaggio storico del paese di Castagnole delle Lanze da comune prettamente dedito al duro lavoro in campagna a realtà che si propone con consapevolezza al turista, “lucidando gli ottoni” per far degustare i vini e i colori del territorio.
3) Oltre allo scenario paesaggistico di grande fascino, caratterizzato dall’alternarsi di vigneti e noccioleti che si inerpicano con geometrica regolarità sui versanti collinari, Castagnole delle Lanze vanta un notevole patrimonio artistico e storico-architettonico concentrato soprattutto nel borgo San Pietro (Paese Alto), che è un tipico insediamento di sommità dell’Astesana, legato in origine alle vicende di un’antica stirpe signorile di ceppo aleramico, quella dei Lancia, affermatasi tra XII e XIII secolo, con possedimenti in Piemonte e in Sicilia. Fatte queste brevi premesse, vorrei domandarle quanto, a suo giudizio, è importante la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Castagnole sia nel definire l’identità contemporanea del paese, sia come fonte di richiamo turistico.
Importante è sapere da dove si arriva e dove si vuole andare: nella nostra ottica, conoscere la storia del proprio comune e le sue origini può mettere in evidenza le risorse che il cittadino castagnolese può offrire al turista.
Saper valorizzare gli aspetti culturali è una conquista rispetto a chi ha voluto che Castagnole, negli anni passati, quasi rimanesse nell’ombra. Oggi, però, si affaccia con vigore e rispetto nel settore dell’accoglienza turistica, proponendosi con successo al grande pubblico.
4) Come tutti sanno, negli ultimi anni si è registrata una crescita importante dei flussi turistici internazionali nei territori di Langhe, Roero e Monferrato. In un contesto caratterizzato da una marcata competizione tra territori, che cosa può cercare da voi un turista che non trovi altrove e quali sono le sfide da affrontare nell’immediato futuro per consolidare e migliorare i risultati raggiunti?
A mio avviso, il turista oggi cerca la serenità, la tranquillità, la cultura del territorio, come ho detto prima, ma … il turista dei nostri tempi non è solo quello che mangia e beve, ma cerca anche i servizi che tanti comuni molto turistici di Langa, Roero e Monferrato non offrono, mentre Castagnole, per esempio, garantisce al visitatore i servizi alla persona , dal parrucchiere ed estetista fino all’ufficio postale, il bancomat, il piccolo supermercato per prepararsi il pic nic in vigna, il tabaccaio, la farmacia, la bici elettrica per esplorare il territorio collinare, e tanto altro ancora.
Tutto questo Castagnole è in grado di offrirlo, e sono certo che il turista lo apprezza nella sua semplicità.
5) Concludiamo con una domanda meno istituzionale e più personale: che cosa ama di più di Castagnole e del suo territorio?
E’ la domanda più difficile ma… amo in primis il fatto che i giovani stiano apprezzando quello che è stato fatto per raggiungere gli importanti obbiettivi di cui ho parlato, e poi amo tutto ciò che mi circonda e che riesco a sentire nel profondo al mattino, quando mi affaccio alla finestra, e respiro l’aria delle Lanze.