I luoghi del Toro per scoprire aneddoti sui campioni di ieri e di oggi
Il libro di Claudio Calzoni ci accompagna nei locali torinesi frequentati da giocatori che hanno segnato la storia del glorioso club granata. Ma non solo…
Quante sono le poesie dedicate alla squadra granata? Migliaia e migliaia. Lo confermano lo “spessore” (in tutti i sensi) delle Antologie che raccolgono le liriche premiate alle dieci edizioni del “Concorso di Letteratura Granata di Vigone” (tenutosi tra il 2001 e il 2011). Lo ribadiscono le poesie pervenute al Premio Letterario Nazionale Poesia Granata, curato dall’Associazione Monginevro Cultura di Torino, che nel 2023 è giunto alla sua IX edizione, raccolte in altrettante eleganti Antologie dall’immancabile copertina granata. Questa Associazione torinese, senza fine di lucro, a partire dal 2015 ha riproposto un Concorso Letterario dedicato al fascino del Torino Football Club, cui partecipano ogni anno poeti, scrittori di ogni fede sportiva e di ogni regione, ammirati dal mito di una squadra di calcio la cui storia, costellata di gloria e di disgrazie, di gioie e di dolori, è unica al mondo,
E quanti sono i racconti a tinte granata? Ancora migliaia, forse di più delle poesie. E quanti sono i libri, i saggi, i romanzi dedicati al Torino Calcio? Trecento, quattrocento? C’è chi dice molti di più. Eppure, ognuno di essi ci racconta qualcosa di nuovo, ci fa scoprire aneddoti sconosciuti, spigolature curiose, esposte certo con uno stile e un approccio diverso, a seconda della personalità e del taglio letterario adottato dall’Autore, ma un libro sul Toro è sempre coinvolgente, assorbente, arricchente e ci fa innamorare di questa squadra ancora un po’ di più.
Non si sottrae certo a questa virtuosa prerogativa nemmeno il libro “I luoghi del Toro” (Storie, aneddoti e posti dei calciatori che hanno fatto grande il Torino), di Claudio Calzoni, Yume Editore (160 pagine, 15 €).
Anzi, leggerlo (ed io l’ho letto tutto d’un fiato) è come fare un viaggio a ritroso nella storia del calcio (e non solo), a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento (quando il calcio, che in Italia è nato proprio a Torino, era ancora uno sport di nicchia, e per certi versi un po’ snob e aristocratico) per ripercorrerla fino ai giorni nostri, attraverso sorprendenti lenti multifocali, che pur avendo una sfumatura granata, ce la ripropongono tutta a colori e illuminata da una luce nuova, sia nei momenti più esaltanti dell’epopea torinista, sia in quelli più tragici, che però, purificati dal lutto, ci riappaiono come opportunità e occasioni di svolta e di rinascita, anche se non sempre raccolte e talvolta perdute.
L’Autore, giornalista affermato di solida fede granata, ci conduce attraverso i quartieri della città, quelli più aulici e quelli più popolari e operai, alla ricerca dei locali, degli ambienti e dei luoghi frequentati dai grandi campioni granata di ogni epoca, o meglio – come li definisce lui, e come li chiamano in tanti – dagli autentici “Uomini da Toro”. E ci pare di incontrarli anche noi, di poterli abbracciare e intrattenerci con gioia (e rimpianto) a dialogare delle loro esaltanti (e forse irripetibili) imprese sportive.
Davvero una piacevole e fluida lettura. E non solo per i tifosi del Toro.
Sergio Donna