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Nati il 9 settembre: il cuneese Ernesto Ceirano, pioniere nel mondo dell’automobile

Di Ernesto Ceirano si hanno pochissime notizie, perché egli preferì fornire la sua consulenza e la sua opera in officina, ora nell’una, ora nell’altra delle molte aziende avviate assieme ai suoi fratelli, assumendo una posizione defilata, in coerenza con il suo carattere schivo e riservato. Sappiamo che nasce a Cuneo il 9 settembre 1873, ultimogenito di famiglia e che inizia a lavorare da ragazzo nell’officina ciclistica del fratello Giovanni Battista. Quest’ultimo ha impiantato una “boita” delle due ruote e tra il 1966 e il 1898 assembla quelle che ribattezza Biciclette Welleyes. Nell’Accomandita Ceirano Ernesto ricopre il ruolo di responsabile del montaggio.

Nel 1901 i quattro fratelli (Giovanni Battista, Giovanni, Matteo ed Ernesto) danno vita alla Fratelli Ceirano Forti dell’esperienza fatta con la costruzione della Welleys, i quattro puntano sull’espansione dei fruitori di “carrozze senza cavalli”, anche immaginando un uso promiscuo delle vetture per i trasporto di persone e materiali. I fratelli approntano una wagonette che risulta essere una vettura semplice e robusta capace di percorrenze e che richiede poca manutenzione. Partecipano anche alle prime competizioni, per sfruttare il ritorno pubblicitario fornito dalle gare. A bordo di una “9½ HP”, il 23 giugno 1902, Matteo conquista la vittoria in 3ª categoria nella Sassi-Superga-Torino e, il successivo 27 luglio, vince la Susa-Moncenisio nella categoria vetturette con una “8 HP”.

La Fratelli Ceirano resiste alla guerra, scatenatasi in città per avere il predominio del mercato, soltanto sino al 1904. In seguito Giovanni Battista, Matteo e Giovanni si gettano a capofitto in altre imprese nel mondo delle quattro ruote, mentre Ernesto al termine di quell’avventura imprenditoriale, decide che le società non fanno per lui. Diversamente dai suoi tre fratelli, egli possiede una notevole abilità nella meccanica, ma manca in lui quella necessaria ambizione per farsi largo in un mondo difficile come quello della nascente industria automobilistica. Insomma, è quello “un mondo di lupi e di Agnelli”, come ebbe a scrivere tempo fa Enzo Biagi ripercorrendo la storia della nascita della più grande industria italiana. Ernesto comuqnue non abbandona l’ambiente dei motori e nel 1908 ottiene un risultato di rilievo nella terza edizione della Targa Florio, in Sicilia: giunge terzo alla spalle di Vincenzo Trucco e Vincenzo Lancia.

Ernesto Ceirano muore a Torino il 23 febbraio 1953.

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