La “Canestra di frutta” di Caravaggio in mostra a Palazzo Mazzetti sino al 7 aprile 2024
ASTI. Da sabato 25 novembre Palazzo Mazzetti ospita la mostra La canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della natura morta. Protagonista è il celebre dipinto “Canestra di frutta” (1597-1600) del grande Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Si tratta di un prestito eccezionale concesso in via straordinaria dalla Pinacoteca Ambrosiana, prestigiosa istituzione milanese che lo accolse nella sua collezione fin da quando il Cardinale Borromeo lo acquistò all’inizio del Seicento.
Caravaggio fu il primo pittore a cancellare la presenza umana, riservando alla frutta raccolta in un cesto il compito di comunicare il messaggio devozionale che il Concilio di Trento attribuì ai prodotti della terra. Il successo di questo quadro fu talmente immediato da produrre la nascita di un genere: la Natura morta.
Partendo dall’origine concettuale del nuovo genere, la rassegna curata dallo storico dell’arte Costantino d’Orazio metterà in evidenza la diffusione dell’iconografia e il suo sviluppo attraverso oltre venti preziose tele prestate da collezioni private e dai più prestigiosi musei italiani. Sono dipinti di autori noti, tra cui Orsola Maddalena Caccia, Jan Brughel il Giovane e Bartolomeo Bettera, che evidenziano la rivoluzione esercitata da Caravaggio sulle generazioni successive e che conducono una ricerca quasi esclusivamente dedicata alla Natura Morta, investigando i cambiamenti cromatici e luministici su elementi naturali privi di movimento.
Per accedere in autonomia alla mostra (che sarà visitabile sino al 7 aprile 2024) e ai siti della Fondazione Asti Musei, dal lunedì alla domenica con orario 10-19 (ultimo ingresso ore 18), non occorre prenotazione, la stessa è richiesta ai soli gruppi e alle scolaresche. Ulteriori informazioni telefonando ai numeri 0141.530403 o 388.1640915