Francesco Cognasso nasce a Pinerolo (To) il 16 dicembre 1886. Insegna inizialmente in ginnasi e licei, poi approda all’Università diventando docente di Storia moderna. Nel 1939 Cagnasso ottiene la cattedra di Storia medioevale nella Facoltà di Lettere del capoluogo piemontese, conservandola sino al 1968, quando è proclamato professore emerito per raggiunti limiti di età.
Tra il 1930 e il 1934 dirige la Rivista storica italiana, mentre nel dopoguerra diviene presidente della Deputazione Subalpina di Storia Patria, direttore del Bollettino storico-bibliografico subalpino e consigliere del Centro italiano di studi sull’alto medioevo. Tutta la sua produzione lo vede sempre impegnato in modo particolare nello studio dei documenti medioevali. E’ un tenace sostenitore della monarchia sabauda e concentra le sue ricerche soprattutto sul Piemonte e sui Savoia, attraverso i quali entra nel vivo dei maggiori conflitti europei e si interessa alla politica viscontea. Si interessa anche di Bisanzio e dell’Oriente, argomenti all’epoca trascurati in Italia in virtù del fatto che Giovanna di Savoia, sia stata imperatrice romana d’Oriente.
L’attività di studioso non si svolge esclusivamente nel mondo accademico, Cognasso tiene intensi rapporti anche con ricercatori locali. Non più docente universitario, continua i suoi studi soprattutto del passato piemontese e sulle origini dei Savoia e sul Risorgimento. Umberto II, dall’esilio, lo nomina membro della Consulta dei Senatori del Regno e gli attribuisce l’Ordine civile di Savoia. Diviene anche socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, presidente della Mostra storica organizzata in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia, nel 1961.
Colpito da ictus cerebrale all’età di 99 anni nel dicembre 1985, muore all’ospedale Maria Vittoria di Torino dopo tre mesi di sofferta degenza. È sepolto nel Cimitero monumentale di Torino.
(fonte: Wikipedia)
