Giovanni Battista Somis nasce a Torino il giorno di Natale del 1686. Appartenne a famiglia di musicisti (suo fratello Lorenzo Giovanni, detto “Ardy”, è anch’egli un apprezzato violinista e compositore della corte torinese), iniziati gli studi con suo padre Francesco Lorenzo, a soli nove anni entra a far parte della cappella reale di Vittorio Amedeo II, che nel 1703 gli procura i mezzi per perfezionarsi a Roma sotto la guida di Arcangelo Corelli, di cui diviene uno dei più reputati allievi. Secondo alcuni storici della musica avrebbe anche studiato la composizione con Vivaldi a Venezia. Tornato nel 1707 a Torino, riveste il ruolo di violino solista e di maestro di cappella a corte, e vi rimane, tranne brevi assenze, fino a tarda età. I suoi contemporanei sono concordi nel lodarne la straordinaria ampiezza dell’arcata, la brillante ricchezza dei colpi d’arco e l’elegante grazia delle interpretazioni. Ma la sua fama perdura soprattutto per la sua opera di maestro.
Nel 1733 tiene due concerti nel Palazzo delle Tuileries di Parigi e nel 1738 è nominato solista e direttore di corte di Torino. Il 26 dicembre 1740 inaugura il Nuovo Teatro Regio di Torino dirigendo la prima assoluta di Arsace di Francesco Feo con Giovanni Carestini ed Angelo Amorevoli. Nella città subalpina prosegue la sua attività di direttore d’orchestra fino al gennaio 1763 con la prima assoluta di Pelopida di Giuseppe Scarlatti.
Fonda la scuola violinistica piemontese, che annovera, tra gli altri, Felice Giardini, Gaetano Pugnani e Giovanni Battista Viotti. E’ anche maestro di Jean-Marie Leclair, che a sua volta dà un impulso determinante alla scuola violinistica francese del XVIII secolo.
Complessivamente compone oltre 150 concerti. caratterizzati dalla fusione dello stile francese e italiano. che hanno contribuito allo sviluppo del virtuosismo violinistico. L’unica sua composizione di musica vocale conosciuta è il mottetto Mundi Splendidae. Giovanni Battista Somis muore a Torino il 15 agosto 1763.
