Nati il 6 gennaio: Ugo Ferrandi, geografo, esploratore e colonialista di origini novaresi
Ugo Ferrandi nasce a Novara il 6 gennaio 1852. Conosciuto come uno dei più grandi geografi-esploratori del novarese cresce in una ricca famiglia di proprietari terrieri. Al Collegio Nazionale di Novara intraprende gli studi classici ma, respinto agli esami di licenza ginnasiale nell’anno scolastico 1867-68, frequenta prima la scuola tecnica e l’istituto tecnico di Novara e poi l’istituto nautico di Genova. Seppur giovanissimo decide di imbarcarsi a bordo di un veliero mercantile diretto verso il Mar Rosso in qualità di semplice mozzo. Ben presto, però, le sue qualità lo portano a soli 22 anni a conseguire la patente di capitano di lungo corso.
Ma la vita di marinaio gli va stretta. Lascia così l’uniforme per entrare come agente nella casa Bienenfeld, che ha allora le sue sedi in Aden e nell’Harar. Si stabilisce sulla costa somala dove dove apre commerci costieri a Mogadiscio ed in Arabia. In quel periodo, assieme all’amico Vincenzo Filonardi, esploratore dell’Uebi Scebeli e del territorio compreso tra Mogadiscio e Brava, partecipa alle prime azioni italiane negli scali del Benadir. Venuto a conoscenza della partenza dall’Italia della spedizione del generale Alessandro Asinari di San Marzano per vendicare l’eccidio di Dogali, lascia la Somalia e si reca in Eritrea, dove lavora come consigliere e corrispondente di diversi giornali. Rimane in Eritrea fino al maggio del 1888, quando le truppe italiane rientrano e il governo della Colonia eritrea passa al generale Baldissera.
In seguito si trasferisce nuovamente a Brava, progettando inedite esplorazioni in quella parte dell’Africa sotto influenza italiana. Nel febbraio del 1889 lavora nell’Harar da dove invia informazioni alla Società d’Esplorazione Commerciale di Milano sulle condizioni nelle quali si trova il Paese da poco occupato dagli scioani. Le buone qualità dimostrate dal Ferrandi in queste sue relazioni, spingono la Società di Esplorazione Commerciale ad affidargli il compito di effettuare ripetuti viaggi di conoscenza della costa somala.
Ferrandi visita tutti gli scali di quella costa fino a Brava, da dove si propone poi di raggiungere il territorio della Goscia, arrivando fino al corso del fiume Giuba all’altezza di Bardera. L’esplorazione dovrebbe offrire le conoscenze necessarie per una futura penetrazione politica ed economica nell’interno della Somalia. Non minore importanza ha lo stabilire fin da allora buone relazioni commerciali con i capi locali al fine di soddisfare le esigenze dei soci della Società di Esplorazione Commerciale che soano alla continua ricerca di nuovi mercati.
Tra il 1880 e il 1887 è iniziato in Massoneria nella Loggia Ugo Foscolo di Novara, mentre nel 1893 è incaricato di effettuare un’ulteriore esplorazione nella zona, sempre per conto della Società milanese ma d’accordo con la Società Geografica Italiana. Sotto gli auspici di quest’ultima si sta allestendo la spedizione Bottego che da Berbera, attraverso la Somalia, si propone di verificare la direzione del corso del fiume Omo per giungere alle sorgenti del Giuba, spedizione di cui entrerà in contatto diverse volte.
Nel 1895 Ferrandi è chiamato a partecipare alla seconda spedizione Bottego, con l’incarico di stabilire una stazione italiana a Lugh della quale è posto al comando. Rimane in quella città fino al 1897 e il suo volume Lugh emporio commerciale sul Giuba, pubblicato dalla Società Geografica Italiana nel 1903, costituisce un importante contributo alla conoscenza storica e geografica dell’interno della Somalia.
Terminato l’incarico, Ferrandi non abbandona la Somalia ma vi rimane per alcuni anni ancora al comando della stazione di Bardera dove è impegnato nell’amministrazione e in numerose azioni militari. A Lugh tornerà nel 1910 e tre anni più tardi verrà nominato dal Governo residente Commissario dell’Alto Giuba ed in seguito della Somalia settentrionale (la località poi verrà chiamata Lugh Ferrandi in suo onore). Superati i settant’anni, nel 1923, torna nella nativa Novara dove muore il 26 ottobre del 1928.
(Fonte: Wikipedia)