Nati il 2 febbraio: la torinese Andreina Sacco, contribuì alla nascita della ginnastica ritmica
Andreina Sacco nasce a Torino il 2 febbraio 1904 da Augusto e da Camilla Ferrero. Il padre è un professore di scienze naturali e fisica alle scuole superiori. Lei ama la musica e lo sport. Si diploma in educazione fisica nel 1921 e quattro anni dopo ottiene anche il diploma in composizione e la successiva abilitazione all’insegnamento del canto corale. Si diploma anche in pianoforte nel 1930, conseguendo il diploma superiore del medesimo strumento nel 1933.
La carriera atletica di Sacco inizia nel 1922 con il primo posto nella gara di salto in alto durante le celebrazioni della vittoria della prima guerra mondiale. Nel 1923, in occasione del primo Campionato nazionale della Federazione italiana atletica femminile (FIAF) a Milano, conquista la medaglia d’argento sempre nel salto in alto. E’ otto volte campionessa nazionale di atletica leggera e detiene per sette anni il record italiano femminile di salto in alto e, per minor tempo, quelli di getto del peso e di lancio del disco e prese parte più volte alle rappresentative italiane nelle gare all’estero. Si dedica inoltre a varie discipline sportive e nel 1924 porta alla vittoria del primo Campionato italiano femminile la squadra di basket del Club Atletico Torino. Questi risultati già nel 1937 le valgono la titolazione di un premio del dopolavoro aziendale SIP. Dal 1926 al 1975 è anche giudice federale di ginnastica.
Per anni rimane legata alla Reale Società Ginnastica di Torino, dove riesce a definire gli elementi essenziali della ginnastica ritmica moderna che solo nel 1952 entrerà a far parte dei programmi scolastici con il nome di ginnastica femminile modera. E questo grazie al suo impegno. Il suo metodo di insegnamento, alla base del quale si pongono l’indispensabile affinamento del senso ritmico, la percezione e la produzione degli accenti musicali e motori, l’acquisizione teorica dei valori ritmici e la capacità di interpretarli con movimenti tecnicamente corretti, sia a corpo libero che con i piccoli attrezzi, viene approvato dal Ministero della Pubblica Istruzione con ordinanza del 12 giugno 1953 e la ginnastica ritmica entra a far parte dei programmi scolastici col nome di ginnastica femminile moderna; la Sacco ne è docente presso l’Istituto Superiore Statale di Educazione Fisica di Roma dal 1953 fino al pensionamento nel 1965.
Tra i vari incarichi che le vengono conferiti c’è quello di direttrice tecnica della sezione ginnastica artistica femminile dal 1963 al 1972. L’anno successivo è ispettrice tecnica nazionale per la ginnastica ritmico-sportiva fino al 1976. Dal 1977 al 1980 è consigliere federale. Tra il 1952 e il 1976 è membro del comitato tecnico della Federazione Internazionale di Ginnastica, per quale ricopre la carica di presidente del comitato tecnico dal 1972 al 1980. Nel 1950 le viene assegnato il Distintivo d’Onore di Atleta Azzurra, mentre nel 1974 è nominata cavaliere della Repubblica Italiana. Il Coni le assegna la stella d’oro al merito sportivo nel 1975 e nel 1980 è nominata membro onorario della Federazione Internazionale di Ginnastica.
Muore a Roma il 22 luglio 1988.
(Fonte: Wikipedia)