Nati l’8 febbraio: Carlo Giuseppe Perrone di San Martino, militare di carriera e sindaco di Torino
Carlo Giuseppe Perrone di San Martino nasce a Torino l’8 febbraio 1764 in un’antica famiglia nobiliare del canavese. Suo padre è il conte Carlo Baldassarre, la madre Teresa Luserna di Rorà. Il 30 dicembre 1782 sposa Paola Argentero di Bersezio e di Bagnasco, dama di palazzo di entrambe le imperatrici di Francia.
Diviene prima sottotenente di cavalleria nella Legione Accampamenti, quindi cornetta in Savoia Cavalleria, poi luogotenente nel corpo di cavalleria della Legione degli Accampamenti, quindi capitano tenente nel Reggimento Provinciale d’Acqui, primo scudiere e gentiluomo di camera del duca Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta, capitano dei granatieri nel Reggimento Provinciale d’Acqui in sostituzione del conte Bruno di Samone, sotto-aiutante generale di cavalleria nei Dragoni presso il re Vittorio Amedeo, maggiore del battaglione nella Fanteria dell’Armata e luogotenente colonnello nella Fanteria. Successivamente viene trasferito in cavalleria.
Il 19 dicembre 1798 segue, con la madre e i fratelli, la famiglia reale in esilio, prima a Firenze, poi in Sardegna e infine a Napoli, come primo scudiere e gentiluomo di camera del duca Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta. Dal 1808 viaggia tra Torino, dove era rientrato nel 1801 a seguito della morte della madre, e la reggia di Fontainebleau con sua moglie Paola, da poco entrata al seguito dell’imperatrice come dama di palazzo; il 13 agosto 1810 l’imperatore Napoleone Bonaparte lo investì del titolo di conte dell’Impero francese.
Con la caduta dell’impero torna presso il re Vittorio Emanuele I di Savoia, dal quale viene nominato colonnello di cavalleria, poi maggior generale e aiutante generale di Dipartimento e Gran Maestro della Guardaroba di S.M. e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
La sua carriera vicino al re prosegue, nonostante la partecipazione del figlio Ettore, da poco rientrato dalla Francia, ai moti del 1821; è nominato sindaco di Torino (1824) e Gran Maestro della Guardaroba di re Carlo Felice e poi ancora Grande di Corona. Stesso incarico ha sotto il regno di Carlo Alberto, dal quale viene nominato Gran Cordone dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Il figlio Ettore sarà maresciallo di campo dell’esercito francese e generale dell’esercito sardo nel 1848-49 e ministro degli Affari Esteri e poi presidente del consiglio del Regno di Sardegna, eroe risorgimentale e Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto sul campo.
Muore a Torino il 24 maggio 1836.
(fonte: Wikipedia)