Piovà Massaia si prepara a festeggiare nel segno della menta nel lungo week-end di fine mese
PIOVA’ MASSAIA. La coltivazione della menta piperita, introdotta in Italia dall’Inghilterra nel 1850, si diffuse nel dopoguerra anche nell’Alto Astigiano e in particolare a Piovà, soprattutto in frazione Gallareto, dove vi erano terreni particolarmente adatti. Coltivare quest’erba medicinale, infatti, era facile ma richiedeva terre fertili e ricche di materia organica, oltre ad un grande quantitativo di manodopera.
Il lavoro veniva spesso delegato alle donne, che la piantavano in primavera, sarchiandola sovente, al fine di levare le erbe infestanti e trattenere l’umidità del terreno. In estate, quando fioriva, veniva raccolta in fascine e portata all’ingresso del paese, dove ora si trova la Bocciofila. Qui sorgeva un grande alambicco, proprietà della famiglia Robba e De Vecchi, attraverso il quale veniva distillata, per essere venduta al paese di Pancalieri. All’epoca per i produttori rappresentava un importante introito economico, dato che l’essenza poteva essere esportata per i suoi numerosi utilizzi in confetteria, liquoreria, profumeria e anche in medicina.
Un particolare curioso, citato da alcune donne di Piovà, è che data la ricchezza del profumo, persino l’acqua di scarto della distillazione non veniva sprecata, ma riutilizzata per il lavaggio dei pavimenti. L’alambicco invece era un’irresistibile attrazione per bambini e ragazzi, che si radunavano ad osservare, incuriositi, la trasformazione delle piantine: gli stessi, ancora oggi, sebbene siano trascorsi tanti anni, ricordano vividamente l’intenso profumo che ne scaturiva.
Anche se in seguito la coltivazione venne abbandonata, a causa di alcune annate sfavorevoli, la menta non ha smesso di crescere spontanea in questo paese. Dal 2012 si è scelto quindi di riscoprire e festeggiare questa antica tradizione, favorendo nuovamente la coltivazione e l’utilizzo di questa preziosissima erba medicinale. E’ nata così Profumata-Menta, una fiera unica nel suo genere, che si ripete ogni anno la prima domenica di giugno, ma il cui programma si estende su tutto il week-end. La manifestazione che quest’anno si terrà, appunto, da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno, è inserita tra gli eventi di “Voler bene all’Italia”.
Si parte venerdì 31 con lo spettacolo teatrale dialettale a cura della compagnia piovatese “Et Veuli che t’la
conta”, nell’ambito della rassegna “A fa’ mej ‘na bela ghignada che…” e una serata di musiche caraibiche e
festa presso la Bocciofila, luogo dove un tempo sorgeva l’alambicco per la degustazione. La giornata di sabato si apre con una camminata a cura di Cammini Divini, per poi proseguire con altre attività culturali, tra cui l’apertura delle numerose mostre, poi a seguire una conferenza e l’esibizione di uno o più cori. Apre le sue porte ai visitatori anche il vecchio Palazzo dei Conti Ricci, con una mostra tematica sulla loro storia, l’allestimento dell’ex cinema parrocchiale Piemonte e l’antica cucina, il giardino di Illeana, una mostra interamente dedicata a Puccini e molto altro, oltre che il Laboratorio Didattico Culturale per il
Territorio del Monferrato, una chicca multimediale che arricchisce il Nord Astigiano e colpisce positivamente i visitatori. In serata si aprirà lo stand gastronomico della Pro Loco, che resterà aperto anche tutta la domenica, mentre il mojito party con dj Gabbo chiude il programma. I volontari della Pro Loco sono pronti a mettersi ai fornelli in un PalaMenta totalmente ristrutturato e fiore all’occhiello del territorio, sotto la guida di uno chef di grande bravura che l’anno scorso ha ottenuto il plauso di tutti i commensali.
Domenica è la giornata cardine della festa con la fiera della menta e il paese invaso dalle bancarelle del
mercatino. E’ possibile girare in trenino per il paese, ma anche in pony, visaranno giostre, musicisti e artisti di strada, il banco di beneficenza attivo ininterrottamente dal 1938, giochi, giostre e tantissime altre
iniziative, tra le quali molte dedicate al benessere, ai massaggi e ai trattamenti aromaterapici. Tanti anche i
laboratori, in particolare per gli adulti uno dedicato alle birre artigianali, mentre per i più piccoli è previsto un focus sugli insetti e l’importanza delle api nell’ecosistema. Si chiude con una serata danzante con biodanza al sapore di menta presso la Casa delle Caramelle e una sfilata di moda presso la Bocciofila.