Dal 1° ottobre all’ex Teatro Macario in esposizione le opere “torinesi” di Bruno Casetta
TORINO. Inaugura martedì 1° ottobre alle ore 18.30 al Con/Temporary Spaces Santa Teresa (Ex-Teatro Macario) di Torino la mostra Vivere a colori di Bruno Casetta. In esposizione una ventina di opere, che raccontano il favoloso immaginario dell’artista, che in ogni quadro, tra colori sgargianti e ambientazioni iconiche, ha dato forma alla gioia di vivere e all’energia creativa che da sempre lo contraddistinguono e che l’hanno ispirato e incantato. La mostra è curata da Ermanno Tedeschi e si potrà visitare sino al 15 ottobre.
Una pittura figurativa e immaginaria, che ritrae natura e luoghi familiari come il mercato di Porta Palazzo, i paesaggi torinesi, i tram, e dettagli come grappoli d’uva, fabbriche dismesse, elefanti e panorami marini, esprimendo emozioni di felicità e tristezza. “Autenticità, semplicità, solarità e gentilezza sono le caratteristiche che contraddistinguono Bruno Casetta, protagonista di un’arte mai banale e pittore sempre attento e sensibile alla realtà che lo circonda”, spiega il curatore Ermanno Tedeschi.
Chi è Bruno Casettta
Nato nel 1959 a Torino, dove vive e lavora, si avvicina alla pratica della pittura da autodidatta. Nel 1979 frequenta corsi per giovani pittori presso il museo del Jeu de Paume a Parigi. Qui inizia studiando e copiando prima gli impressionisti e poi la pittura espressionista e fauve. Ammirando Robert Delaunay, elabora una pittura vorticista the caratterizza tutte le sue prime opere. Continua in seguito una ricerca incentrata sul movimento e sul linguaggio del colore, pervenendo così a una pittura figurativa molto personale, caratterizzata da vortici di lunghe pennellate materiche. Molto influenti sulla sua maturazione artistica sono stati gli artisti Salvo, Nespolo, Benedicenti, Carcione.
Ha tenuto numerose mostre personali: nel 1992 alla Domus Nova di Torino, nel 1994 al Salone Livio Ratto di Torino, nel 1995 presso la Sala Congressi La Morra e «Comunicare l’arte» presso Torino Incontra; nel 1996 alla Galleria del Casinò di Sanremo e alla Galleria La Bomboniera di Sanremo (Imperia), nel 1998 alla Galleria Piemonte Artistico Culturale di Torino, nel 2000 presso le Cantine Marchesi di Barolo (Cuneo), nel 2001 alla Galleria Nuova Gissi di Torino, nel 2011 presso la galleria Ikebo e Micrò sempre a Torino; ha partecipato inoltre nel 1995 alla mostra collettiva «Arte per bene» presso il Salone della Borsa di Torino e nel 2011 alla 54° Edizione della Biennale di Venezia – Padiglione Italia, curata da Vittorio Sgarbi. Dal 2021 collabora con Artáporter esponendo in mostre collettive e personali in Torino, Vinovo, Milano, Grana (At), Cocconato. Nel 2024 vice il concorso per la nuova etichetta della Docg Roero, rappresentando i filari delle vigne roerine “usando il suo linguaggio pittorico di particolare forza cromatica, evocando l’energia e la complessità che accomunano il vino e la terra da cui nascono”.