“Porto ancora l’anima sulle labbra”: 89 poesie d’amore dolci e malinconiche di Sarah Moro
Solo chi sa osservare la Natura con un occhio poetico può definire il papavero un “fiore dissidente” perché “squarcia di rosso / il cemento e le strade” (Il papavero, pag. 9), oppure scoprire che “i salici sono il riparo di chi viene dal bello e nel bello vuole scomparire” (Autunno ad Ivrea, pag. 11). Così come pure assolutamente poetico è lo sguardo (ma anche la mente) di chi vuol raggiungere e scalare una collina perché sa che “c’è un arcobaleno lassù” (Arcobaleno, pag. 36).
La Natura sa parlare ai Poeti, e i Poeti ne riconoscono il linguaggio, che ad altri può apparire criptico o addirittura muto. Come quando, contemplando le acque di un lago, i Poeti scorgono “onde mai nate” che si infrangono sulle sponde (Lago, pag.81).
Visioni e sguardi di cui è capace Sarah Moro, poetessa, che da poco ha raccolto le sue più recenti liriche d’amore – lievi come una brezza di primavera, ma pregnanti di metafore e sentimento – in un libro che è poetico anche nel titolo: “Porto ancora l’anima sulle labbra”. C’è anche un sottotitolo: “Poesie d’Amore”, e sono in effetti tutte d’amore le 89 liriche che questa silloge contiene: amore per la Natura, appunto, ma anche amore declinato in ogni aspetto: amore per l’Amore, amore per la Bellezza, e soprattutto amore per la Vita. Perché è l’Amore il viatico per la Vita, cibo quotidiano per affrontarne le insidie, le difficoltà, le perdite, le delusioni: alimento dell’anima che è fonte di rinnovata speranza.
Sarah Moro è torinese e laureata in Lettere e Filosofia e scrive poesie da molto tempo. La sua prima raccolta, “Il mondo sbadiglia” risale al 2005, e fu pubblicata da Il Filo Editore. L’attuale silloge “Porto ancora l’anima sulle labbra”, di recente uscita, è composta di 100 pagine, ed è disponibile su Amazon. Le illustrazioni interne e la copertina sono opera dell’Artista Francesca Lenzi.
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