Borgo San Paolo Stories: quando è l’editore che va alla ricerca degli autori

Borgo San Paolo Stories: quando è l’editore che va alla ricerca degli autori

Un intrigante progetto editoriale per raccontare collettivamente le mini-storie dei quartieri torinesi. Da un’intuizione del Libraio Rocco Pinto, in collaborazione con Graphot Editore e le Librerie di Quartiere

No. Questa volta non è lo scrittore che va alla ricerca di un Casa Editrice che pubblichi un suo libro o un suo racconto. Una realtà, questa, alquanto diffusa, che spesso pone l’Autore pur dotato di talento (soprattutto se è alle prime armi ed è ancora inesperto di editing) in una situazione psicologica di inferiorità e di imbarazzo quando si ritrova a tu per tu con il potenziale Editore.

Uno scorcio di Via Monginevro, spina dorsale di Borgo San Paolo, in uno scatto di fine Anni 50

No. Questa volta è la casa Editrice che va alla ricerca degli scrittori. Nella fattispecie, l’Editore risponde a un nome molto noto e prestigioso nel territorio, Graphot. Il progetto (e questo è un altro valore aggiunto, perché è proprio nelle Librerie, ovvero sul campo, in trincea, che si sperimenta davvero la qualità di un’opera libraria, più ancora che nella Sala di attesa di un Editore), è curato da un’altrettanta prestigiosa griffe tra le Librerie torinesi: Il Ponte sulla Dora, punto vendita che da anni è gestito dal notissimo librario (e scrittore) Rocco Pinto. Una doppia garanzia, dunque, di qualità, esperienza e distinzione.

Il progetto è intitolato “Stories” (Storie) e mira a raccogliere in un libro le testimonianze dirette vissute dalle “memorie storiche” di diverse aree territoriali (quartieri torinesi: Vanchiglia e Vanchiglietta, Porta Palazzo, Santa Rita, Borgo Rossini, Borgo San Paolo…), ma anche delle cittadine della prima e seconda cintura (Collegno, San Mauro, Prali…) con escursioni persino in Liguria (Noli) e in Sardegna (Carloforte).

Ora è il turno di Borgo San Paolo, un quartiere in cui si è “fatta” la Storia della città e della Nazione, che nel Novecento si caratterizzava per la sua vocazione industriale, dimostrandosi determinante crogiuolo di rivendicazioni sociali, economiche e di diritti civili, non solo a vantaggio dei lavoratori nelle fabbriche.

Ieri, quartiere operaio; oggi, quartiere residenziale, multietnico, dove alla Lingua piemontese parlata nelle fabbriche (Lancia, Pininfarina, Bertone, Meroni, Viberti, ecc.), nelle bòite e nelle officine novecentesche si è sostituito un linguaggio cosmopolita, universale, mistura di culture multietniche e globali. Non è un caso che in questo quartiere, che un tempo pullulava di ciminiere e di piccole botteghe, ora sia presente una concentrazione di Librerie che raramente si riscontra in altri quartieri della città.

Certo non possiamo affermare che col tempo Borgo san Paolo, da Borgo industriale e operaio, si sia trasformato in un crogiuolo di cultura, ma qui la folta concentrazione di Librerie e di Associazioni che praticano Volontariato Culturale e Sociale è la prova di un retaggio che ci viene dal passato. San Paolo è stato il quartiere di Gemma, Lidia, Clelia, Rita, Elena, Mario e Massimo Montagnana (Casa Montagnana di Via Monginevro 68/6, fino alla persecuzione e alla diaspora dei suoi componenti in seguito all’emanazione delle Leggi Razziali, è stata per anni fucina di idee libertarie, di rinnovamento e di emancipazione sociale), ma anche di personaggi che possono essere considerati Martiri della Libertà e Padri della Patria ricostruita dopo il 2° Conflitto Mondiale: i Negarville, i Bibolotti, i Giambone, i Cavallo, i fratelli Pajetta e tanti altri ancora.

La cartolina in distribuzione nelle Librerie del Quartiere per promuovere il Progetto editoriale “San Paolo Stories”

I testi possono essere esposti in diversa forma letteraria: interviste, racconti, poesie, aneddoti, testimonianze personali, aneliti e considerazioni su un quartiere torinese che ha fatto la storia del capoluogo subalpino, ma che pure ha scritto pagine fondamentali della Storia industriale e politica d’Italia.

Sergio Donna

La lunghezza non deve superare le 5.000 battute. I componimenti dovranno essere inviati a:

pontidiparole.to@gmail.com entro il 15 Giugno 2025.