Diesel tagliato con la Nutella: fai il pieno e ti scassa il motore | Butti via tutto dopo 1 minuto dall’accensione

Pane e nutella olio di palma - Piemontetopnews.it (Foto X)
L’olio di palma “a temperatura ambiente” è uno degli ingredienti base della Nutella: occhio, però, a non metterlo nel motore.
Vade retro, olio di palma. Sono passati solo due anni da quando l’Unione Europea decise di intraprendere una dura battaglia nei confronti di questa sostanza, utilizzato nell’industria alimentare, ma non solo.
Questo tipo di olio vegetale è stato messo “al bando” da media e istituzioni a causa della sua stessa costituzione, fatta prevalentemente da trigliceridi con concentrazioni di acidi grassi saturi vicine al 50%.
La presenza del glicidiolo, sostanza cancerogena, e di due glicidili esteri in possesso di una potenziale geno-tossicità sono stati considerati argomenti sufficienti per stare alla larga dai prodotti alimentari che lo contengono, seppure alla base del divieto della UE ci fossero anche altre ragioni.
Da Bruxelles, infatti, il divieto della coltivazione di olio di palma e di soia, così come dal relativo conteggio delle fonti rinnovabili, per produrre biocarburanti ed elettricità fu deciso “solo” per prevenire il rischio di deforestazione.
Cosa c’è dietro la battaglia ambientale della UE contro l’olio di palma
La sostanza è che l’industria alimentare continua a utilizzarlo, seppur parecchie aziende non esitino a scrivere in bella evidenza e con discreto orgoglio che i propri prodotti sono “palma free”. Tra questi, però, non c’è una delle delizie a cui gli italiani, e non solo loro, proprio non riescono a rinunciare, per golosità, ma non solo: la Nutella.
La crema di nocciole più famosa del pianeta contiene ancora olio di palma e continuerà a contenerlo perché, parola della ditta produttrice, la ricetta prevede che lo stesso a temperatura ambiente presenti una struttura semi-solida. Non certo a temperatura ambiente è invece l’olio il cui consumo irregolare è stato segnalato nel diesel rinnovabile venduto dalle principali compagnie petrolifere.
Si scrive HVO, si legge olio di palma: il nuovo scandalo non risparmia nessuno
Ma cosa c’entra l’olio di palma? È presto detto. L’HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) è un carburante sintetico ottenuto da olio vegetale esausto. Il suo utilizzo, secondo quanto riportato da Transport & Environment, comporta un notevole risparmio di emissioni, ma tra i suoi componenti c’è il POME, un fango acquoso prodotto durante la produzione dell’olio di palma, del quale nel 2023 sono state consumate più di 2 milioni di tonnellate.
L’uso dell’olio di palma convenzionale nei biocarburanti è crollato a partire dal 2023, proprio a causa della decisione dell’UE. Il nuovo scandalo che rischia di avere ripercussioni importanti per il mondo dell’automotive vede la Spagna responsabile da sola del consumo del 40% di questo tipo di carburante, ma il timore è che attraverso l’uso dell’HVO l’olio di palma entri in Europa semplicemente sotto un nome diverso.