A 93 anni si è spento il critico letterario Leone Piccioni: fu tra i maggiori esperti di Ungaretti
TORINO. Si è spento ieri sera nella capitale il critico torinese Leone Piccioni, tra i maggiori interpreti e studiosi della poesia di Giuseppe Ungaretti. Aveva da poco compiuto 93 anni. A dare la notizia i figli Giovanni e Gloria.
Nato nel capoluogo piemontese nel 1925, era figlio del politico Attilio e fratello del musicista Piero era . Dopo la giovinezza a Pistoia aveva studiato a Firenze con Giuseppe De Robertis e a Roma proprio con Ungaretti. Libero docente di letteratura italiana moderna e contemporanea, instancabile autore di studi e saggi critici sulla letteratura del 1800 e 1900, ha scritto anche numerosi saggi e libri di viaggio.
Dal 1946 è entrato in Rai dove è stato fino agli anni ’90 arrivando a ricoprire dal 1969 la carica di vice direttore generale. E’ stato anche una delle firme storiche del quotidiano “Il Tempo”, redattore del periodico “L’Approdo letterario” e curatore della omonima trasmissione, direttore del settimanale “La discussione”.
Le esequie si terranno giovedì alle 15.30 nel duomo di Pienza, città a cui era molto legato e gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.