A Torino, nuova tessera Arci a tre euro per i rifugiati: l’attacco della Lega
Scelta unica in Italia da parte del Comitato territoriale di Torino dell’Arci. La nuova tessera 2018/2019, disponibile da venerdì 5 ottobre prossimo nei circoli, valida 12 mesi, costerà tre euro, al posto di dieci, per i rifugiati e i titolari di protezione internazionale e umanitaria. La solidarietà verso queste persone a Torino parte da un’offerta concreta: «La cronaca ci mostra continui esempi d’ostilità e di timore verso il diverso», afferma il presidente di Arci Torino, Andrea Polacchi. Di qui, l’idea di aprire le porte dei circoli torinesi attraverso uno scambio culturale e sociale.
Quest’anno la tessera rappresenterà un simbolo per far riflettere, oltre a un’occasione d’integrazione per i numerosi rifugiati che vivono in città. L’anno scorso a Torino sono state sottoscritte 65 mila tessere, quasi 4 mila in più rispetto al 2016, e in due anni i circoli Arci sono passati da 107 a 141. La tessera copre un anno, dal primo ottobre al 30 settembre dell’anno successivo.
Riferisce Polacchi: «In questi primi due anni, il giudizio del lavoro di tutto il nuovo gruppo dirigente dell’Arci Torino non può che essere estremamente positivo e i risultati che emergono dall’ultimo bilancio sociale confermano un trend in forte crescita per la nostra associazione. Nonostante la carenza d’investimenti pubblici nel terzo settore, e la difficile fase economica, sono sempre di più le associazioni che decidono di fare associazionismo nell’Arci e i nuovi soci che prendono la tessera, segno di una rinnovata vitalità politica e del ottimo funzionamento del Centro Servizi e Consulenze per associazioni che rappresenta un modello avanzato e innovativo nel panorama del terzo settore piemontese».
L’idea di costituire un’organizzazione unitaria in campo culturale e ricreativo è legata all’attenzione verso il tempo libero, che si sviluppa negli Anni Venti del Novecento. In precedenza, nell’Ottocento, con l’avvento dell’industrializzazione e la formazione dello stato unitario, si creano le Società operaie di mutuo soccorso. L’Aci (Associazione ricreativa e culturale italiana) viene fondata a Firenze nel 1957, trovando le proprie radici nella storia del mutualismo e del solidarismo.
La decisione dell’Arci torinese ha avuto immediate ripercussioni in campo politico. L’attacco è arrivato dal segretario torinese della Lega Fabrizio Ricca che contesta la nuova campagna di tesseramento in cui, dice, «se sei rifugiato paghi la tessera 3 euro, se sei italiano 10 euro». Per Ricca, si è deciso «di improntare la sua nuova campagna abbonamenti all’insegna della discriminazione del “diverso” che, in questo caso, è proprio l’italiano. Trovo molto grave che si continuino a proporre tariffe diverse, sempre svantaggiose per chi ha la nostra cittadinanza, con il solo scopo di farsi una dubbia pubblicità a suon di slogan buonisti. Come Lega troviamo inaccettabile che si cavalchi la discriminazione dei nostri connazionali».