Al via Settembre Musica che unisce Milano e Torino
TORINO. Ha preso il via ieri a Milano l’edizione 2019 di MITO Settembre Musica. Questa sera invece sarà la volta di Torino a dare il via alla manifestazione. Appuntamento al Teatro Regio di Torino con la Israel Philharmonic Orchestra guidata dal suo direttore principale Zubin Mehta, con Martha Argerich al pianoforte. Il concerto, intitolato Mondi, introduce il tema della rassegna. Tema che è per l’appunto “Geografie”, per viaggiare con la musica nello spazio per scoprire luoghi, tradizioni e linguaggi che hanno segnato le diverse culture del mondo. Nella società globale di oggi, che ha annullato confini e favorito la mobilità, le categorie tradizionali di identità culturale e appartenenza geografica si sono trasformate in valori fluidi in costante ridefinizione.
Il festival proseguirà sino al 19 settembre, diventando un’occasione per esplorare il repertorio delle diverse scuole nazionali che hanno segnato la storia della musica, accanto alla produzione contemporanea di compositori figli del nuovo nomadismo transnazionale. Un cartellone dal tema attualissimo che indaga territori fisici – dall’Europa alle Americhe fino ai paesi del Sol Levante – ma anche luoghi immaginari, in cui la musica costruisce una connessione indelebile fra paesaggi simbolici, emozioni, spazi di vita e di memoria. Ancora una volta dunque, con la presidenza di Anna Gastel e la direzione artistica di Nicola Campogrande, le due principali città dell’Italia settentrionale declinano la cultura musicale facendone un bene comune.
Sono 128 gli appuntamenti, tra Milano e Torino, tutti con programmi appositamente ideati e proposti da alcuni tra i più importanti musicisti internazionali, alternati alle forze musicali milanesi e torinesi di maggior prestigio. Ampiamente apprezzate negli anni scorsi, sono confermate le introduzioni all’ascolto – affidate a Gaia Varon e Luigi Marzola a Milano e a Stefano Catucci e Carlo Pavese a Torino – per offrire al pubblico una comprensione più approfondita.
Il programma del Festival abbraccia anche quest’anno un arco temporale molto ampio: da Palestrina a Bach, da Händel a Beethoven e Brahms, fino al Novecento di Gershwin e Bernstein, per arrivare ad oggi, con brani di 127 compositori viventi, fra cui Steve Reich, James MacMillan, Geoffrey King, Chick Corea, Pascal Proust, Gavin Bryars, Caroline Shaw, Rolf Martinsson e Julia Wolfe. Molte anche le prime esecuzioni assolute, europee e italiane.
Fra gli ospiti di MITO spicca la presenza di grandi stelle del pianoforte come Martha Argerich, le sorelle Katia e Marielle Labèque, Alexander Romanovsky, Olli Mustonen e Alessandro Taverna. Oltre a loro sono protagonisti solisti di prestigio quali i violoncellisti Giovanni Sollima, Mario Brunello e Daniel Müller-Schott, il violista Nils Mönkemeyer, il chitarrista Sean Shibe, la trombettista Tine Thing Helseth e il Third Coast Percussion. Infine, spazio alle grandi voci con i soprani Rachel Harnisch e Zuzana Marková, il baritono Roberto De Candia, il controtenore Antonio Giovannini e i sedici cantori di Tenebrae.
Fra gli appuntamenti più attesi di MITO, sabato 7 settembre a Torino c’è il “Giorno dei cori”. Nel 2019 i cori sono quindici, non solo italiani e distribuiti in dieci concerti. Tante le formazioni coinvolte, a cominciare dal Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste e affiancato dal violoncellista Mario Brunello. Tutte le voci si riuniranno poi a fine giornata per cantare insieme al pubblico e al Coro Giovanile Italiano guidato da Michael Gohl in MITO Open Singing.
Soltanto torinese – oltre alle serate di Torinodanza Festival – è il concerto Douce France, con il Coro e l’Orchestra dell’Accademia Stefano Tempia diretti da Claudio Fenoglio e la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro Regio di Torino e di Francesco Cavaliere all’organo. Un viaggio alla scoperta di alcune delle più affascinanti pagine corali nate in Francia fra Otto e Novecento. Il Festival si chiuderà a Torino (Auditorium Rai) il 19 settembre con il concerto intitolato “Isole gioiose”, eseguito dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da John Axelrod.
Come sempre i prezzi dei biglietti rimangono popolari. I concerti pomeridiani e gli spettacoli per bambini sono proposti a 5 euro. I biglietti per i concerti serali vanno da 10 a 30 euro (ma chi è nato dal 2005 paga solo 5 euro), mentre quelli per i concerti serali diffusi nel territorio metropolitano costano 3 euro.