Biella dedica maxi-mostra ai Pistoletto, padre e figlio
BIELLA. Padre e figlio in un’unica mostra, inaugurata ieri presso tre sedi diverse: Palazzo Gromo Rosa, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, e Casa Zegna a Biella. Fino al prossimo 13 ottobre, il pubblico ha l’occasione di riflettere sull’esposizione “Padre e Figlio. Ettore Pistoletto Olivero e Michelangelo Pistoletto”, un dialogo riguardante la produzione artistica di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) con quella del padre, Ettore Pistoletto Olivero (Arnodera, Val di Susa, 1898 – Sanremo, 1981). Di fatto, l’esposizione propone un dialogo tra i lavori di Michelangelo e quelli del padre Ettore, apprezzato pittore di paesaggi e nature morte. In totale sono cento le opere in mostra, tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, lightbox, video e fotografie.
I lavori rimandano ai loro autori attraverso un meccanismo di specchi caro a Michelangelo, giocato tra provocazioni e pensieri intimi. La prima tappa è Palazzo Gromo Losa. Intorno alle Nature morte di Ettore Pistoletto Olivero si sviluppa una vera e propria interazione sul tema del rispecchiamento. Padre e figlio, attraverso l’arte, diventano “coetanei” come emerge anche da un lightbox che li ritrae entrambi all’età di 75 anni. Casa Zegna a Trivero è invece principalmente luogo di un omaggio a Ettore Pistoletto Olivero. Vengono esposti, per la prima volta in una mostra pubblica, i dipinti dell’artista risalenti al biennio 1952-1953, raffiguranti le tappe per la realizzazione della Panoramica Zegna, percorso ambientale voluto da Ermenegildo Zegna e ancora oggi integrato nel grande parco naturale dell’Oasi Zegna.
Il percorso si conclude a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, il grande laboratorio di idee e progetti ideato nel 1998 da Michelangelo Pistoletto in un ex opificio tessile, dove il punto di partenza è la ricostruzione di Padre, figlio e creatività, una delle installazioni del ciclo Le Stanze, realizzato nel 1975 nella galleria Christian Stein.