Bra ricorda Giovanni Piumati, pittore e grande studioso di Leonardo
BRA. In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, il Comune e il Rotary Club di Bra (Cn) rendono omaggio alla figura di un grande intellettuale e artista braidese che del grande genio toscano è stato appassionato studioso: Giovanni Piumati.
Giovedì 28 novembre, alle 11.30, si svolgerà una cerimonia durante la quale verrà scoperta una targa dedicata al letterato, che è stata collocata nell’area verde posta di fronte alla Novella, lungo via Giovanni Piumati.
Piumati nasce a Bra il 28 maggio 1850. Studia all’Accademia Albertina di Torino, prima come allievo di Enrico Gamba e successivamente di Fontanesi di cui diventa uno dei migliori discepoli. Oltre a divenire un apprezzato pittore paesaggista, in parallelo si dedica agli studi umanistici: nel 1871 consegue la laurea in Giurisprudenza e, nel 1878, in Lettere e Filosofia. È anche critico d’arte per la “Gazzetta Piemontese”, dal 1877 al 1879, e per “La Stampa” nel 1899. Suoi committenti sono esponenti di casa Savoia e il Museo Civico di Torino. Dal 1879 al 1889, insegna presso l’Università Renana di Bonn e, nel contempo, è incaricato del corso di lingua italiana e filologia al Conservatorio di Musica di Colonia.
Piumati è un grande appassionato agli studi sull’opera di Leonardo che può approfondire grazie al principe russo Théodore Sabachnikoff, suo allievo al Conservatorio di Colonia che diventa il suo mecenate. Così, nel 1889, Piumati abbandona la cattedra universitaria e torna in Italia, dove si dedica a tempo pieno agli studi su Leonardo, che ha già iniziato dal 1880 e che porta avanti fino al 1912 col sostegno di Sabachnikoff. Il risultato è la pubblicazione del Codice sul volo degli uccelli, del Codice dell’Anatomia (Fogli A e B della Biblioteca Reale di Windsor e quelli del British e del South Kengsington Museum di Londra) e del monumentale Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano, trascritto integralmente dietro invito dell’Accademia dei Lincei che successivamente lo pubblica. Gli studi leonardeschi lo rendono celebre presso i più accreditati ricercatori di tutto il mondo.
Piumati muore a Col San Giovanni (Torino) il 6 ottobre 1915, dove è sepolto.