Calano le nascite e aumentano i pensionati: i dati preoccupanti di Inps Piemonte
TORINO. Un Piemonte sempre più vecchio e sempre meno numeroso, dove nemmeno i fenomeni migratori sembrano riuscire a compensare un vistoso calo delle nascite. E’ questa la radiografia della nostra regione che esce dal bilancio sociale riferito all’anno 2017 e presentato ieri a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale. Dal rapporto emerge come l’anno passato la popolazione residente nella nostra regione si sia attestata a 4 milioni e 375 mila unità, con una diminuzione di oltre 16.600 unità rispetto alla fine del 2016. Un calo che conferma l’inversione di tendenza osservata per la prima volta nel 2014, dopo circa quindici anni di continua crescita della popolazione dovuta alle intense migrazioni.
«Si può senz’altro sottolineare che la diminuzione – si legge nel documento – è dovuta sostanzialmente al saldo fortemente negativo fra nascite e morti (-22711 unità), mentre il saldo migratorio è decisamente positivo (+6.050 unità) segnalando la continua espansione dell’immigrazione che, tuttavia, non riesce ad arginare l’impoverimento demografico dovuto al saldo naturale».
L’anno scorso le nascite sono state 30.830, in costante calo negli ultimi 10 anni. Il 2008 aveva rappresentato l’apice di un periodo di ripresa della natalità in concomitanza con l’afflusso migratorio intenso soprattutto dall’estero. Oggi si è raggiunto il minimo storico se si analizza il dato degli ultimi 20 anni. In quanto ai decessi, nel 2017 sono stati 53.541, un dato che eguaglia quasi quello eccezionale di 53.599 registrato nel 2015. Il saldo migratorio dall’estero mostra il saldo ancora una volta positivo di 6.050 unità, seppure in continua flessione rispetto agli anni precedenti (7.532 nel 2016, 7.977 nel 2015, 8.273 nel 2014 e 11.228 nel 2013).
Il rapporto evidenzia come una popolazione più anziana significhi più pensioni da erogare. L’anno scorso, in Piemonte, erano in pagamento da parte dell’Inps1.667.042 pensioni complessive, delle quali 1.491.151 della gestione privata e 175.891 della gestione pubblica. Un tema, quello delle pensioni, che in questi ultimi mesi occupa il dibattito pubblico in particolare in un’ottica di riforma. Secondo l’Inps Piemonte, in questo contesto «è necessario che le scelte che si stanno facendo e si faranno sulle pensioni, nei prossimi anni, non perdano mai di vista che senza la ripresa economica nel Paese, senza un sistema pensionistico più giusto, senza il contributo di chi oggi si sottrae alle regole per vivere nel sommerso, avremo, fra cinquant’anni, solo un’Italia più vecchia, più povera, ed ancora più in difficoltà nel finanziare il proprio sistema previdenziale».