Cinquecento ricercatori verranno assunti grazie ai Fondi europei
TORINO. Sono previste 500 nuove assunzioni di giovani impegnati in Piemonte nella ricerca e nello sviluppo. Lo annuncia l’assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Giuseppina De Santis. Le assunzioni avverranno nei prossimi due anni grazie all’utilizzo congiunto dei fondi europei, Fesr e Fes, attraverso cui la Regione Piemonte ha messo a punto misure locali per le imprese con l’obiettivo di sostenere progetti di ricerca.
Spiega l’assessore De Santis: «Nei nostri bandi abbiamo inserito l’obbligo di assumere un certo numero di persone. E quindi le misure hanno fornito un’opportunità di lavoro qualificato a molti giovani laureati. Dei 500 giovani coinvolti, 350 lavorano in imprese e 150 in enti di ricerca. Queste misure non sono la bacchetta magica, ma dimostrano che si possono innescare processi virtuosi». L’auspicio dell’amministratrice regionale è quello di arrivare a raddoppiare i giovani assunti. Tre gli atenei coinvolti: Politecnico e Università di Torino e Università del Piemonte Orientale, una cinquantina le aziende coinvolte.
Anche il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, interviene sulla questione: «Prima della crisi il Piemonte contribuiva per il 10 per cento al Pil nazionale, oggi siamo all’8 per cento. C’è un problema di perdita di competitività che va affrontato facendo entrare soprattutto nelle Pmi nuove competenze. C’è poi il problema che l’80 per cento dei nostri laureati lasciano il nostro territorio».