CUNEO. I Produttori in Clavesana hanno aperto simbolicamente la prima bottiglia di Dogliani della vendemmia 2019. Un rito benaugurante che si rinnova ormai da tanti anni e che si è ripetuto anche stamattina, lunedì 18, “a porte chiuse”. L’evento quest’anno ha un significato in più: “È la nostra 60ª vendemmia – dice il presidente della cooperativa Giovanni Bracco -. La prima avvenne nel settembre 1959. E vuol essere un segnale positivo per tutti i nostri soci e i nostri clienti che ci hanno sostenuti e incoraggiati in questi mesi difficili: insieme si riparte”.
Intanto, in vigna, i 200 soci che conferiscono le uve alla cooperativa hanno continuato a lavorare anche in questa primavera sospesa: “La vita della natura non si ferma – conferma Damiano Sicca, direttore ed enologo –. I nostri viticoltori hanno continuato a seguire i lavori nelle loro vigne. Anche in cantina, non ci siamo mai fermati».
Da qualche anno, accanto alla coltivazione del Dolcetto, i soci della cooperativa stanno portando avanti la sfida di nuove varietà: Nebbiolo, Chardonnay, Pinot nero. «Con la vendemmia 2019 – continua Sicca – aumenteremo la produzione di Pinot nero, passando da 3 mila a 10 mila bottiglie. Nella primavera 2022, arriveremo a 30 mila bottiglie per l’Alta Langa“. Complessivamente la cantina produce all’anno un milione e 800 mila bottiglie. Il fatturato della cooperativa ha sfiorato i 6 milioni di euro a fine 2018.
La novità più grande della vendemmia 2019 è la produzione di un Dogliani docg biologico: ne saranno prodotte circa 7 mila bottiglie. Il punto vendita di Clavesana sarà aperto dal lunedì alla domenica con orario: 8-12 e 14-18. La cantina mantiene attivo il servizio di consegne a domicilio.
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