Con International Help, serata enogastronomica a favore dei rifugiati curdi in Siria
TORINO. L’associazione International Help dal 1995 agisce con interventi umanitari a favore di popolazioni a rischio. L’associazione non ha costi di apparato, pertanto ogni euro ricevuto viene consegnato interamente a chi ne ha bisogno. La no-profit torinese è impegnata anche a favore delle popolazioni del Kurdistan, lo stato definito “introvabile”, visto che l’area di 450 kmq è divisa fra Turchia, Iran, Iraq e, in misura minore, Siria. Dal 2012 soltanto il Kurdistan iracheno ha una certa autonomia politica, in seguito alla fine del regime di Saddam. Anche il Kurdistan siriano ha acquisito de facto autonomia politica dall’inizio della guerra civile siriana. E’ soprattutto in questi territori che International Help svolge la propria attività di sostengo alla popolazione.
Sabato 9 aprile l’associazione organizza una Grande Serata Enogastronomica per raccogliere fondi da destinare ai rifugiati curdi in Siria. L’appuntamento è per le ore 20 nel salone Silvio Pellico di via della Ghiacciaia, a fianco della chiesa parrocchiale di Revigliasco, storico borgo collinare, oggi frazione del comune di Moncalieri. Alla serata parteciperanno, tra gli altri, Bruno Gambarotta, presidente onorario di International Help, e l’architetto italocurdo Abduljabbar Mustafa Baghawan. Il menù prevede antipasto di pesce e verdura, paella de mariscos, dolce, caffè e vino al costo di 30 euro. Al termine della cena Bruno Gambarotta parlerà di “Memorie fra cinema e tv. Uno sguardo inedito sul mondo dello spettacolo”.
“Il rapporto della nostra associazione con il Kurdistan iracheno data al 2003 – spiega il presidente Gianni Sartorio – . Dopo la caduta di Saddam Hussein, protagonista di orrende violenze contro il popolo curdo, abbiamo inviato apparecchiature mediche ai locali ospedali e finanziato progetti di salvaguardia ambientale. Nel 2015, dopo la nascita dell’Isis e l’arrivo in Kurdistan di due milioni di sfollati International Help ha collaborato con i campi profughi inviando stufe, condizionatori, dotazioni mediche e contribuendo alla ricostruzione di una trentina di cade dopo la sconfitta dell’Isis”.
Nel 2019 l’associazione ha iniziato una collaborazione con la Rojava, regione autonoma nel nord della Siria, non ufficialmente riconosciuta da parte del governo siriano. Qui International Help ha finanziato lo scavo di pozzi, che ad oggi sono diventati una trentina. “Nell’autunno del 2019 – conclude il dottor Sartorio –, dopo l’invasione turca l’intervento è stato indirizzato anche ai profughi, con l’invio di beni essenziali: dal cibo al latte, all’acqua potabile ai farmaci A loro abbiamo deciso di destinare altri fondi che raccoglieremo anche attraverso la serata del 9 aprile”.
La partecipazione alla “Grande Serata Enogastronomica” è aperta a tutti con obbligo di green pass rinforzato. Per le prenotazioni scrivere a italosandri@gmail.com