Con la “dottoressa” Denise King l’ottimo jazz approda a Chivasso
CHIVASSO. Torna il jazz di qualità a Chivasso con un concerto che, la sera di domenica 22, nel Teatrino Civico della città dei Nocciolini (inizio alle 21: ingresso libero), vedrà protagonista la valente cantante afroamericana Denise King, accompagnata dal trio guidato dal batterista francese Tony Match, formazione che comprende due ottimi strumentisti torinesi, il pianista Sergio Di Gennaro e il contrabbassista Marco Piccirillo. La King, che è anche laureata in Medicina ed ha esercitato a lungo la professione ippocratica prima di dedicarsi a tempo pieno alla musica, attualmente vive e lavora in prevalenza tra Francia, Italia e Israele, ma in quasi trent’anni di carriera si è esibita in tutti i circoli del jazz più importanti del mondo. alternando i classici (i cosiddetti “ standard “) con canzoni un po’ più moderne e gli “spirituals ”.
Denise King ha inciso svariati dischi, il più recente dei quali s’intitola La vie en rose, registrato assieme al trio del pianista genovese Massimo Faraò, e contiene ovviamente la celeberrima canzone francese di Edith Piaf, ripresa anche in lingua inglese da Louis Armstrong, oltre a pezzi famosissimi come l’italiano “ Estate” di Bruno Martino (pure in questo caso in versione inglese), “Let’s do it (let’s fall in love) ” di Cole Porter, “Where or when” del duo di autori Lorenz Hart e Richard Rodgers, in un’edizione “ a cappella “, e “The shadow of your smile” di Johnny Mandel, dalla colonna sonora di un mediocre film interpretato da Liz Taylor e Richard Burton nel 1965, “Castelli di sabbia”.
Il concerto della cantante-dottoressa di Filadelfia dalla voce dolce e calda sarà il primo di tre appuntamenti di notevole spessore (uno per ogni stagione) che nel corso di questo 2018 indubbiamente raduneranno a Chivasso gli amanti del jazz provenienti da ogni angolo del Piemonte. L’organizzatore Marcello Succo, responsabile dell’Associazione “ Blu Room “, ha infatti già annunciato che il 6 luglio sarà di scena il quartetto del trombettista torinese Fabrizio Bosso, mentre in autunno torneranno gli “Accordi Disaccordi”, l’amatissimo complesso formato da due chitarre acustiche “manouche” (nello stile di Django Reinhardt) e un contrabbasso.